Tra giornalismo, narrativa e realtà: la voce autentica di una scrittrice poliedrica
Oggi sul blog ho il piacere di ospitare una penna brillante e instancabile: Silvestra Sorbera, piemontese d’origine siciliana, classe 1983.
Una donna che ha saputo trasformare la scrittura in un ponte tra mondi diversi — quello giornalistico, quello letterario e quello umano.
Silvestra inizia il suo percorso professionale nel quotidiano La Sicilia, per poi proseguire con diverse collaborazioni in ambito giornalistico. Dopo il trasferimento in Piemonte, lavora per l’emittente Telesubalpina e per il magazine
sportivo Sprint&Sport, continuando a costruire la sua voce nel panorama dell’informazione italiana.
Oggi scrive per un giornale generalista e dirige il webzine Gocce di Spettacolo, dove cultura e spettacolo si intrecciano in un racconto sempre fresco e diretto.
Ma il giornalismo è solo una parte del suo mondo.
Silvestra è anche editor, correttore di bozze e coach letterario, collaborando con case editrici e autori indipendenti, curando la comunicazione e seguendo da vicino il processo creativo che trasforma un’idea in un libro.
Come autrice, ha dato vita a un universo narrativo vasto e versatile:
- Nei gialli della serie del Commissario Livia (La prima indagine, I fiori rubati, Castelli di sabbia, Neve d’Aprile, Una morte già scritta e altri) ha creato una protagonista forte e umana, tanto da attirare l’attenzione delle università straniere, dove i suoi romanzi sono stati oggetto di studio per la rappresentazione delle donne in ruoli di potere.
- Nei romance e nelle commedie romantiche, come Un errore perfetto, Numeri, amore & guai, Più che amici o Prescrizione d’amore, la sua penna si fa più leggera ma mai superficiale, capace di raccontare sentimenti veri e imperfetti.
- Insieme alla collega Mariantonietta Barbara, ha firmato romanzi come Amiche per caso, 10 ragazzi per me e Un cuore ballerino, storie ironiche e sincere sull’amicizia e la solidarietà femminile.
- Senza dimenticare le favole di “Simone e la rana”, nate dalla collaborazione con suo figlio Simone, un progetto che unisce fantasia, tenerezza e approccio montessoriano.
Nel 2024 ha pubblicato due opere molto diverse tra loro ma entrambe intense:
📖 Eri mia madre (Bestrong Edizioni), un romanzo di narrativa generale che tocca corde profonde,
💞 Prescrizione d’amore (Land Editore), una commedia romantica che parla di rinascita e di emozioni autentiche.
Tra premi, concorsi vinti e riconoscimenti letterari, Silvestra Sorbera si conferma una delle voci contemporanee più vive e autentiche del panorama italiano.
Ama la cucina (“grande gusto per il palato, ma disgusto per gli occhi”, come ama dire lei), la famiglia e tutto ciò che profuma di vita vera.
Ed è proprio questa vita, vissuta con intensità e curiosità, a trasformarsi ogni volta in storie che parlano al cuore dei lettori.
🎤 Lascio ora spazio all’intervista, dove Silvestra ci racconta la sua visione della scrittura, il suo rapporto con i personaggi e i retroscena dei suoi romanzi più amati.
👇 Buona lettura!
1-Silvestra, leggendo la tua carriera, emerge un percorso intenso tra giornalismo, scrittura e consulenze editoriali. Come sei riuscita a conciliare tutti questi ruoli e cosa ti dà maggiore soddisfazione oggi?
Silvestra:Ciao e grazie per questo spazio. Di certo la scrittura autonoma, quindi lo scrivere
romanzi e storie mi regala grandi soddisfazioni, poter arrivare al cuore dei lettori è
sempre una grande e bellissima sensazione. Il giornalismo per la carta stampata è
sempre stata la mia grande passione, ho lavorato anche in televisione ma il
giornale,cartaceo oppure online regala la possibilità di approfondire gli argomenti in
maniera diversa dalla velocità del servizio televisivo. Conciliare tutto non è
semplicissimo, serve molta organizzazione e lavoro di squadra.
2-La tua serie sul commissario Livia ha avuto un riconoscimento anche accademico e internazionale. Cosa significa per te sapere che i tuoi personaggi femminili vengono studiati nelle università straniere?
Silvestra Quando è accaduto ero incinta di mia figlia (che si chiama Livia), gli ormoni impazziti e
la gioia immensa. In molti testi e articoli la mia Livia (di carta) viene raccontata e ben
caratterizzata da professori universitari che hanno letto i testi e scelto, tra le tante,
proprio la mia Livia per un convegno. Se consideriamo che è una serie self tutto questo
vale doppio. Non c’è un editore alle spalle che supporta, aiuta, sponsorizza, devo fare
tutto da sola e sapere di essere arrivata fino a lì è di certo fonte di orgoglio.
3-Passi dai gialli ai romance, dalle favole per bambini ai saggi letterari: come scegli il genere su cui scrivere e come riesci a entrare così profondamente nei diversi mondi narrativi?
SilvestraNasco giornalista quindi sono abituata a spaziare nel corso della stessa giornata da un
fatto di cronaca nera a una notizia di attualità fino a chiudere la giornata in consiglio
comunale. La curiosità mi porta quindi a esplorar vari ambiti della letteratura. Le
favole sono nate quasi per gioco insieme mio figlio Simone, adesso quasi
quattordicenne .
4-Nel romanzo “Amiche per caso”, le storie di Irene e Giada si incrociano con il commissario Livia. Come ti sei approcciata a questa “fusione” tra personaggi già noti ai lettori?
Silvestra Amiche per caso è il primo romanzo scritto a quatto mani insieme a Mariantonietta
Barbara e nell’ultimo libro Una morte già scritta, Irene e Giada, (Chiara un po’ meno)
ritornano per una sorta di crossover con il commissario Livia. Stiamo parando
dell’ottava indagine del commissario di Porto Scogliera e, come per la quarta, anche
l’ottava è una sorta di chicca tra i vari libri, potrebbe accadere la stessa cosa per la
dodicesima J
5-Sei anche autrice di racconti per bambini insieme a tuo figlio Simone. Che ruolo ha avuto lui nel processo creativo e come influenza la tua scrittura quotidiana?
Silvestra Simone, così come Livia, amano ascoltare le storie, leggere e guardare i cartoni
animati della Disney. Quando Simone era piccolo e di conseguenza non sapeva leggere
amava sfogliare i libri e inventare storie parallele a quelle reali basandosi sulle
immagini. In Cars 1 per esempio Saetta vinceva già al primo giro. Lo stesso fa adesso
Livia con i suoi libri preferiti. Così insieme a lui abbiamo ideato delle storie
montessoriane e ovviamente il protagonista era lui. Anche la piccola ama inventare,
insieme stiamo creando le storie di Carlotta Otta, una piccola ochetta che combina un
mare di guai.
6-La tua esperienza come editor e coach letterario ti porta a leggere e correggere numerosi autori: questo ti influenza quando scrivi i tuoi libri o cerchi di mantenere la tua voce separata?
Silvestra Assolutamente separata. I miei autori non sono i miei libri. Anche quando faccio
l’editor cerco di immedesimarsi nella loro scrittura, nella loro testa affinché prenda
corpo la storia che hanno ideato con fatica. Sono sempre gli autori a parlare questo
vale quando scrivo e soprattutto quando edito.
7-La sinossi del tuo ultimo romanzo ci porta tra omicidi e misteri, con intrecci tra passato e presente. Quanto c’è di reale e quanto di pura invenzione nella costruzione delle tue storie?
Silvestra In quasi tutte ci sono episodi reali che si innestano alla finzione letteraria. Nell’ultimo
romanzo Un nuovo inizio il vicequestore Ferrari si trasferisce da Reggio Emilia a
Torino, io mi sono trasferita da Pachino, in provincia di Siracusa a Torino e, come lui,
ho avuto delle difficoltà. Sembra banale ma chiamar un ospedale con il suo nome è una
cosa quasi normale ma se siamo tutti della stessa città capiamo che stiamo parlando di
un ospedale, se tu sei arrivata da una settimana a stento ricordi il nome della tua via!
8-Infine, tra giornalismo, scrittura, famiglia e cucina, sembra che la tua vita sia un mix di creatività e organizzazione. Qual è il tuo “segreto” per non perdere la passione e la curiosità?
Silvestra Organizzazione mia e familiare di certo perché altrimenti non riuscirei a sopravvivere.
Poi devo ammettere di odiare la monotonia, questo mi porta e cerare eventi e mostre
dove trascinare marito e figli già a inizio settimana per il weekend (e no, al momento
non mi odiano), credo che scoprire cose nuove dai piatti tipici alle città, la musica, i
libri, le abitudini, sia sempre stata una costante nella mia vita, qualcosa che mi aiuta a
trovare anche nuove ispirazione e che mi ha spinto, forse in maniera naturale a scegliere il giornalismo, l'insegnamento e la scrittura come i lavori della mia vita.
In ogni parola di Silvestra Sorbera si percepisce la passione di chi scrive non solo per mestiere, ma per necessità dell’anima.
Le sue storie parlano di donne reali, di scelte difficili, di sentimenti che non hanno bisogno di essere perfetti per essere veri.
Attraverso il giornalismo, la narrativa e la sua esperienza nel mondo editoriale, Silvestra ci ricorda che la scrittura è un atto di libertà — un modo per dare voce alle emozioni, per comprendere, per restare umani.
Un grazie sincero a Silvestra per aver condiviso con noi il suo percorso, le sue parole e la sua autenticità.
📚 Se vuoi scoprire di più sui suoi libri, seguila sui suoi canali social o cerca i suoi romanzi nelle principali librerie online.
✨ E se questa intervista ti ha ispirato, lascia un commento qui sotto: raccontami cosa ti ha colpito di più del suo mondo e della sua visione della scrittura.

.jpg)

.webp)
.jpg)


Nessun commento:
Posta un commento
Benvenuto/a nella mia vita ... lascia un commento, un giudizio e anche un opinione negativa se vi è... migliorarmi è il mio obbiettivo ^_^
Sarò felicissima di risponderti Ti aspetto!!!! e Grazie per aver fatto parte della mia Vita