1 agosto 2014

Attività e attività

Ho cominciato e smesso diverse volte, ma vediamo se questa è la volta buona .. è il secondo giorno di camminata  e sono partita bene devo dire i miei 8 km li faccio, non sono tantissimi , ma vi assicuro che per me sono tanti...
Ho fatto il mio giro per le campagne Mantovane della mia zona .. e oggi è stato un bellissimo spettacolo di luce visto il sole che vi è.. Nuvole all'orizzonte ma pur sempre bellissimo.
La natura è bella da vedere e camminando uno se la gode davvero :)
 Ma stamani fra l'erba mi è sbucato questo :
 

Cosa è?secondo voi? a vederlo coì è anche carino ma ritrovarselo davanti con la bocca aperta e le chele incavolate vi assicuro che non è bellissimo.. anzi 

Comunque qualche notizia su questo bell'animaletto : Che non è altro che il Gambero rosso della Luisiana 

Ma perché viene chiamato "gambero killer"? Procambarus clarkii (questo il suo nome scientifico), il gambero rosso della Louisiana, è un animale d'acqua dolce originario del Centro-Sud degli Stati Uniti e del Nord-Est del Messico. Non è, naturalmente, pericoloso per l'uomo, anzi è stato esportato in tutto il mondo perché facile da allevare. Ma, negli ambienti in cui è stato introdotto, tende a prendere il sopravvento sulle altre specie presenti, e a diventare, così, in assenza di predatori naturali, l'anello più forte della catena ecologica. Tutto questo, grazie a una serie di caratteristiche che lo rendono molto competitivo.
Il gambero rosso americano è estremamente duttile, in grado di adattarsi agli ambienti più diversi. "Pur essendo una specie acquatica - spiega l'etologa - riesce a stare e a respirare anche fuori dall'acqua, anche se per non più di 24 ore. In questo modo, può spostarsi da un canale d'acqua all'altro, viaggiando tra la vegetazione". Essendo poi originario di zone calde, sopporta elevate temperature, come 40-50 °C: "Vive molto bene anche in località dove si ha il disseccamento estivo, come avviene in Spagna o in Portogallo - spiega la ricercatrice - e al contrario, è in grado di resistere anche alle basse temperature invernali, rifugiandosi nelle tane e cadendo in una sorte di letargo. E' stato trovato persino nei laghi sugli Appennini abruzzesi e sulle Alpi svizzere, anche se in misura minore rispetto a paesi e luoghi più caldi". Non solo. Tollera basse concentrazioni di ossigeno e alta salinità delle acque. A differenza delle specie europee di gambero (come i nostrani Austrapotamobius pallipes italicus), non è soggetto alla cosiddetta "peste del gambero", portata dal fungo Aphanomyces astaci. Anzi, ne è, per così dire, "portatore sano", e i pescatori oppure i pesci e gli uccelli possono contribuire all'ulteriore diffusione delle spore. I gamberi nostrani, così, soccombono ulteriormente all'avanzata degli americani. Spiega ancora la dottoressa Gherardi: "E pensare che le specie americane furono introdotte in Europa a partire dalla fine dell'Ottocento proprio per arrestare il brusco calo delle specie europee dovuto alla diffusione della peste. Non si immaginava certo che le specie importate sarebbero state la causa ulteriore del declino delle nostre specie!". 

LE TANE - La possibilità di resistenza di Procambarus clarkii è dovuta, fra l'altro, alla sua capacità di costruire tane. Rifugiandosi qui, riesce a sopravvivere nei momenti delicati del suo ciclo biologico, come la muta o la riproduzione, a proteggersi dai predatori e dalle condizioni climatiche estreme, o troppo calde o troppo fredde. Spiega l'etologa: "E' in grado di scavare gallerie sotterranee. Alcune possono essere anche molto complesse e ramificate, raggiungendo anche la profondità di 5 metri: in una tana così possono coabitare anche 50 animali!". Ecco, dunque, il problema per la stabilità degli argini dei corsi d'acqua e delle coltivazioni agricole laddove l'animale s'insedia. Con la sua attività di scavo, inoltre, il gambero intorbidisce le acque: la luce penetra con più difficoltà e questo ostacola la crescita delle piante.  
Le tane sono pericolose come le tane delle nutrie e delle volpi per gli argini dei fiumi .

LA PRESENZA - Grazie a tutte le sue caratteristiche, e a causa dell'uomo che lo ha trasportato, sia per venderlo sia casualmente, Procambarus clarkii si è diffuso in gran parte d'Europa. E' presente in Portogallo, Spagna, Gran Bretagna, Francia, Germania meridionale, Paesi Bassi, Svizzera, Cipro. In Italia si trova, oltre naturalmente alla Toscana, in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo.  

Vi è piaciuta questa interessante spiegazione :)


Per tanto vado a camminare ma mi guardo i piedi e intorno :)

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