16 luglio 2025

💣 Gaza e il silenzio del mondo: quando l’umanità smette di sentirsi umana

 


Ci sono momenti in cui il silenzio pesa come una colpa.
Momenti in cui non si può più restare spettatori immobili di fronte all’ingiustizia.
Questo post nasce da uno di quei momenti.

In questi giorni, mentre il mondo va avanti tra notizie rapide e cuori sempre più anestetizzati, Gaza continua a sanguinare.
Una terra troppo spesso dimenticata, dove non si sta combattendo una guerra tra eserciti, ma si sta

assistendo allo sterminio di un popolo disarmato, intrappolato, senza possibilità di difendersi o fuggire.


📍 Per chi non lo sa La Striscia di Gaza è una piccola regione costiera che ospita oltre 2 milioni di palestinesi. Situata tra Israele ed Egitto, lungo il Mar Mediterraneo, si estende su una superficie di circa 360 chilometri quadrati.

È uno dei luoghi più densamente popolati al mondo, dove da decenni si alternano crisi umanitarie, bombardamenti, blocchi economici e instabilità.

La guerra Israele-Hamas, a cui spesso ci si riferisce con il termine genocidio di Gaza, è un conflitto armato iniziato in seguito all'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023. 
Si parla di migliaia di vittime. Intere famiglie spazzate via. Quartieri rasi al suolo.

Dal 2 marzo 2025, Israele ha inoltre avviato il blocco totale degli aiuti umanitari internazionali destinati ai civili palestinesi, inclusi cibo, acqua e medicinali (sebbene restrizioni parziali fossero già state imposte sin dall'inizio della guerra) 


Questo non è un conflitto tra pari.

In una guerra, entrambe le parti hanno la possibilità di difendersi.
A Gaza no. Qui si muore in silenzio, spesso senza che nessuno abbia il coraggio di guardare.

💬 Come possiamo pensare al futuro dei nostri figli — in qualunque parte del mondo siano — se quello che li circonda è solo odio, distruzione e indifferenza?

Albert Einstein, in una delle sue frasi più celebri e profetiche, scrisse:

“Non ho idea di quali armi serviranno per combattere la terza guerra mondiale, ma la quarta sarà combattuta coi bastoni e con le pietre.”

Queste parole fanno riflettere oggi più che mai.
Perché la guerra non solo distrugge città e corpi, ma annienta la memoria, la coscienza e la capacità di essere umani.


Pier Paolo Pasolini, con la sua lucidità visionaria, scriveva:

"Abbiamo perso il senso della pietà, della pace, della comunione tra esseri umani."

E aveva ragione.
Viviamo in un tempo in cui ci si abitua alla sofferenza altrui.
In cui ogni tragedia diventa una notizia da scrollare in fretta.
Eppure, non dovrebbe essere così.
Non può essere così.

🕊️ La pace non è solo l’assenza di guerra.

È il diritto a vivere, a crescere i propri figli, ad amare, a costruire un domani.

Pasolini ci ha lasciato anche un’altra verità:

"La pace non è un’utopia. È una memoria antica, un desiderio che appartiene all’anima dell’umanità. Solo chi ha dimenticato il passato può accettare la guerra come normalità."


E allora è nostro dovere non dimenticare.
È nostro compito parlare, agire, resistere.
Anche con un piccolo gesto. Anche solo condividendo consapevolezza.
Perché ogni voce che si alza contro l’ingiustizia è una scintilla di speranza.

✊Questo post non è una presa di posizione ideologica.

Non è schierarsi con una bandiera o contro un'altra.
È solo il tentativo di risvegliare cuori e coscienze.
Di ricordare che nessuno merita di vivere sotto le bombe.
Che ogni madre ha diritto di vedere suo figlio crescere.
Che ogni bambino ha diritto al silenzio della notte, non al fragore delle esplosioni.


Lunedi 14 Luglio il mio paese ha organizzato una marcia 
per Gaza e per la pace. 

📅 Il 27 settembre,si replica ma partendo da Cerreto Guidi e da Vinci,  aperta a chiunque voglia dire "basta" alle guerre.

Un gesto piccolo, ma significativo.
Un modo per rompere il silenzio e ricordare che, anche in mezzo all’oscurità, c’è ancora chi sogna la luce.

 

 

 

 

Parla. Condividi. Non restare in silenzio.

Perché la guerra è il contrario della vita. E noi abbiamo ancora il dovere di difendere ciò che vale davvero la pena vivere.

 


 

1 commento:

  1. Un genocidio sotto gli occhi di tutti, ma la cosa terribile è l'indifferenza del mondo.

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