23 ottobre 2025

SCRITTORI IN EVIDENZA: Susy Land


 

🎙️ Intervista a Susy Land – Dentro l’anima de Il Bosco dei Segreti 🌲🩸

 

Oggi nel mio salotto letterario ho il piacere di ospitare una voce tutta italiana che porta con sé passione, profondità e un pizzico di mistero: Susy Land.

Un’autrice napoletana che ha fatto della parola scritta un modo per conoscere se stessa e per raccontare l’animo umano nelle sue sfumature più oscure e autentiche.

Susy è una donna che unisce mente e cuore in tutto ciò che fa: laureata in Filosofia e Scienze dell’Educazione, con una specializzazione in Scienze Pedagogiche e una seconda laurea in Filologia Moderna, è una docente di Italiano, Storia e Filosofia. Ma dietro la cattedra vive anche una scrittrice, una lettrice appassionata e una voce che promuove la cultura attraverso articoli dedicati agli autori emergenti per una radio giornale.

📚 Sul suo profilo Instagram, @il_salotto_letterario_di_susy, condivide recensioni e interviste, creando un ponte diretto tra lettori e autori, in uno spazio dove le storie non solo si leggono, ma si vivono.

 


✒️ Il suo debutto letterario, Il Bosco dei Segreti, è un thriller/horror psicologico ambientato in Romania, nel cuore di una Transilvania cupa e inquietante.

Tutto inizia nel 1999, quando viene ritrovato il corpo di un ragazzino nel bosco, segnato da misteriosi simboli rossi. A indagare sul caso è Abby James, detective dal carattere forte ma tormentato, che si troverà ad affrontare qualcosa di molto più profondo di un semplice delitto: un viaggio dentro le proprie paure e dentro il confine labile tra realtà e follia.

Il romanzo mescola suspense, introspezione e colpi di scena, ma soprattutto scava nella mente umana, nella parte più fragile e nascosta di ciascuno di noi. È una storia che non si limita a far paura: ti fa riflettere.

👉 Susy dedica il libro a suo nonno, la figura che le ha trasmesso l’amore per la lettura e le ha insegnato che i libri servono a “difendersi dalle influenze altrui e a creare un pensiero libero”.

Un legame profondo che attraversa ogni pagina, rendendo l’opera ancora più autentica e personale.

 

💬Ed eccoci alla parte più bella — quella in cui la voce dell’autrice prende vita.

Tra un caffè virtuale e tante domande, abbiamo parlato del suo percorso, delle sue paure, delle influenze letterarie (da Stephen King ad Agatha Christie) e del coraggio di pubblicare una storia nata da un periodo buio, ma capace di portare alla luce tutta la forza della rinascita.

👇📝  Qui trovi l’intervista completa:

 


1- Susy, sei nata a Napoli,hai una formazione molto ampia tra filosofia,pedagogia e filologia moderna, oltre al tuo lavoro di docente. Quanto hanno influito i tuoi studi e la tua professione sulla tua scrittura e sul tuo approcio ai libri? 

 

Susy:In realtà, i miei studi c’entrano poco con ciò che scrivo o leggo, anche perché si tratta di ambiti abbastanza diversi. La mia passione per la scrittura e la lettura è nata molto prima. Ricordo che avevo sei anni quando ho iniziato a prendere in prestito libri dalla biblioteca scolastica. Da lì è

cominciato tutto. Col tempo ho messo insieme una piccola biblioteca personale, che è cresciuta con me. Mi sono sempre sentita attratta dal thriller, dall’horror psicologico e da tutto ciò che ha sfumature un po’ più cupe, come il gotico o il dark. Sono una persona molto curiosa, e credo che il mio approccio alla scrittura nasca proprio da questa spinta: la curiosità, unita alla voglia di mettermi alla prova. Per me scrivere questo libro è stata una vera e propria sfida letteraria, e devo dire che l’ho affrontata con entusiasmo. Non è stato facile, ma è proprio questo che mi ha stimolata. La scrittura, in fondo, è anche un modo per evadere dalla vita quotidiana e per esplorare mondi che altrimenti resterebbero solo immaginati.

 


2-Hai raccontato che il romanzo è nato in un periodo buio della tua vita, iniziato nel 2012 e completato nel 2018. Quanto di te e delle tue emozioni ritroviamo nelle pagine de Il bosco dei segreti?

 

Susy:Nel libro Il bosco dei segreti c’è poco o niente di me. La protagonista, infatti, è l’opposto di quello

che sono nella vita reale. Durante la stesura, le emozioni che ho vissuto come autrice sono state

tantissime, su questo non faccio mistero. Direi quindi che, a livello emotivo, un po’ di me si trova:

per rendere più autentici i personaggi, ho cercato di “sentire” le loro emozioni: rabbia, gioia, amore,

ansia... ogni sfumatura. Ogni personaggio e luogo del libro hanno una loro anima, e ho cercato di

dar loro vita attraverso il sentimento. Spesso mi sono chiesta: “Tu, al posto di questo personaggio,

cosa faresti in una situazione simile?” Non è stato facile, ma ci ho provato. Quindi, se cercate me tra

le pagine del romanzo... mi dispiace deludervi. :)

 


3-Sei una grande appassionata di Stephen King e Agatha Christie. Cosa hai preso da loro come ispirazione, e cosa invece senti di aver reso completamente tuo in questo romanzo?

 

Susy:Amo profondamente sia Stephen King che Agatha Christie. Da King ho assorbito l’atmosfera dell’orrore, quel senso di inquietudine che sa costruire magistralmente, mentre dalla Christie ho preso ispirazione per il gusto del mistero e delle indagini, per la costruzione di trame che tengono il lettore con il fiato sospeso. Ovviamente non pretendo di avvicinarmi minimamente al loro livello, la loro scrittura è sacra, ma sono stati senza dubbio due fari importanti nel mio percorso. Nel mio romanzo, più che l’ispirazione diretta, c’è tanto lavoro di ricerca e studio: ho curato ogni dettaglio per rendere la trama il più verosimile possibile. Tutto è frutto di un’analisi approfondita… e di qualche bella sessione con il mio caro amico cervello. :D

 


4-Il libro è dedicato a tuo nonno, che ti ha trasmesso l’amore per la lettura e la scrittura. Cosa ti ha insegnato davvero e in che modo la sua eredità è presente nella tua storia?

 

Susy:Fin da piccola ho letto tantissimo, e gran parte di questa passione la devo a mio nonno. Trascorrevo molto tempo a casa dei miei nonni, e con lui avevo un rapporto davvero speciale. Mi piaceva ascoltarlo, parlare con lui, e soprattutto seguire alcuni dei suoi preziosi consigli. Uno dei più importanti riguardava proprio la lettura: mi diceva sempre che leggere è la palestra del cervello, e che andava allenato ogni giorno, proprio come si fa con il corpo. Non si trattava solo di leggere tanto, ma di spaziare tra i generi, anche quelli più lontani dai propri gusti. Ho cercato di seguire quel

consiglio, anche se, lo ammetto, ci sono generi che ancora oggi faccio fatica ad affrontare. Mio nonno è stato una guida silenziosa anche durante la scrittura del mio libro. Nonostante il genere cheho scelto sia molto distante da quelli che lui amava leggere, sono sicura che lo avrebbe letto lo

stesso, con curiosità e con il suo solito spirito aperto. Gli avevo raccontato che stavo scrivendo un libro, e mi ha sempre incoraggiata ad andare avanti, anche se all’epoca non era ancora pronto per la pubblicazione. Ci ho messo tempo, ma alla fine ce l’ho fatta. E credo che questo mio lavoro porti con sé proprio quell’eredità: la libertà di esplorare, di non restare ancorata a un solo genere, ma di provare, sperimentare, e anche azzardare. Il mio libro mescola più generi, un po’ per scelta e un po’

per istinto. È stato un modo per trovare la mia voce come autrice. E anche se lui non c’è più, so che,

in qualche modo, è stato con me in ogni fase di questo percorso.

 


5-Parliamo della protagonista, Abby James: è un’investigatrice che si trova ad affrontare non solo un caso complesso, ma anche le sue paure più profonde. Quanto c’è di personale in lei e quanto, invece, è frutto di pura invenzione?

 

Susy:Come ho già accennato in precedenza, Abby James è un personaggio completamente frutto della mia immaginazione. Non si avvicina minimamente alla mia personalità, nemmeno in lontananza.

Abby è un’anima turbata, a tratti lunatica, piena di contraddizioni: ha paura ma anche coraggio, e forse, ecco, il coraggio è l’unico aspetto che sento di condividere con lei. È un personaggio con un  lato oscuro che fatica ad affrontare, ma che, volente o nolente, sarà costretta a guardare in faccia.Spesso resta intrappolata in situazioni che non riesce a superare, finché non arriva a un punto di rottura ed è proprio lì che esplode, prendendo finalmente in mano la sua libertà. Personalmente, tutti

questi tormenti interiori non mi appartengono. Se fossi davvero come Abby diciamo che probabilmente avrei qualche problema in più da gestire. 

 


6-Il bosco dei segreti è ambientato in Transilvania, una scelta molto suggestiva. Perché proprio questo scenario e che atmosfera volevi trasmettere ai tuoi lettori?

 

Susy:La Transilvania, che ho avuto la fortuna di visitare, racchiude sia l’atmosfera gotica che quella del mistero. Ha un fascino gotico che si respira ovunque: nei suoi castelli maestosi, nelle leggende che si tramandano da secoli, nei paesaggi nebbiosi. Ricordo perfettamente la mia visita al castello di Bran. È stato un momento quasi sospeso nel tempo. Il silenzio che lo circondava era surreale, come se l’intera valle fosse sotto una campana di vetro. Era un silenzio pieno di significato, quasi sacro, e il tempo sembrava essersi fermato. Lì ho davvero percepito quel senso di mistero profondo.

L’atmosfera che cerco di trasmettere ai miei lettori è proprio quella: un misto di inquietudine e bellezza. Il fascino del gotico, certo, ma anche l’orrore sottile che si cela dietro certe leggende. Non voglio spaventare a morte nessuno, non è questo il mio obiettivo. Ma mi piace pensare di riuscire a

farli sobbalzare ogni tanto, farli entrare nella storia al punto da sentirsi davvero parte di essa, come

se fossero loro i protagonisti.

 


7-Sei anche attiva con la tua pagina Instagram Il salotto letterario di Susy, dove condividi interviste e recensioni. Quanto conta per te il dialogo con i lettori e con altri autori nel tuo percorso di scrittrice?

 

Susy:Credo che il dialogo sia una componente fondamentale, non solo nella scrittura, ma nella vita in

generale. Per chi, come me, è uno scrittore emergente, il confronto con i lettori è preziosissimo.

Spesso riescono a cogliere aspetti che a noi possono sfuggire, diventando in un certo senso delle

guide silenziose. Dedicano tempo, attenzione e curiosità ai nostri manoscritti, alcuni per passione

verso il genere, altri per pura scoperta, e questo per me ha un valore enorme. Certo, riuscire a

dialogare con tutti non è sempre facile, ma quando succede è arricchente. Lo stesso vale per il

rapporto con altri autori emergenti: leggo spesso i loro lavori e cerco occasioni di confronto. Il

supporto reciproco tra scrittori è qualcosa di speciale, perché si crea una rete di persone che

condividono le stesse sfide, gli stessi sogni. Ti rendi conto che non sei solo: c’è chi, come te, è sulla

stessa barca, e vuole davvero aiutarti a crescere e farti conoscere. Aiutarsi tra autori è un gesto tanto

bello quanto raro, anche perché, si sa, il mare è pieno di pesci, ma anche di squali. E allora, quando

trovi chi rema nella tua stessa direzione, non puoi che esserne grato.

 


8-La tua frase mantra è “cogli l’attimo”. Pubblicare questo romanzo per te è stato proprio un modo di coglierlo? E guardando al futuro, quali altri progetti letterari hai in mente?

 

Susy:Con la stesura di questo romanzo, sento di aver colto il famoso attimo. Ho cercato di remare sempre  nella direzione giusta, anche quando le acque si sono fatte agitate. Non sono mancati momenti difficili, ma ogni sfida ha contribuito a rendere questo percorso ancora più significativo. Per quanto riguarda il futuro? Posso solo dire di tenervi pronti: nel cassetto ci sono ancora molte storie che aspettano di essere raccontate. Le idee non mancano, e le avventure sono solo all'inizio.  

 

 

 

 

 

 

🌟Susy Land è una di quelle autrici che non scrive solo per raccontare, ma per lasciare un segno.

Con la sua scrittura intensa, la sua visione umana e il suo mantra “Cogli l’attimo”, ci ricorda che ogni momento — anche il più difficile — può trasformarsi in un’opportunità per rinascere.

Se ami i thriller psicologici che ti tengono sveglio la notte e ti fanno riflettere il giorno dopo, Il Bosco dei Segreti è il libro che fa per te.

 

 

Eccomi Readers, spero che anche questa volta vi siate appassionati tanto quanto me! Non dimenticate di lasciare un commento e di continuare a seguire il blog per tante altre avventure tra libri e autori. Alla prossima storia, con tante nuove emozioni da scoprire! E seguimi su Instagram per vedere i reel che realizzo con autori e case editrici.

 

 

E se vuoi conoscere meglio l’autrice, ti invito a seguirla sul suo profilo Instagram e a lasciarti coinvolgere dalle sue parole e dalle sue storie.

 

💬 E tu? Hai mai letto un romanzo che ti ha fatto riflettere su te stesso oltre che tenerti col fiato sospeso? Scrivimelo nei commenti qui sotto - Il dialogo, come ci insegna Susy, è sempre la parte più bella delle storie.

 

 




 

Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuto/a nella mia vita ... lascia un commento, un giudizio e anche un opinione negativa se vi è... migliorarmi è il mio obbiettivo ^_^
Sarò felicissima di risponderti Ti aspetto!!!! e Grazie per aver fatto parte della mia Vita