8 febbraio 2025

SCRITTORI IN EVIDENZA: Laurin Nobilis pseudonimo di L. G. Hermit


 

Laurin Nobilis e "Piccolo Mondo: L’Avventura nel Prato" – Un Viaggio tra Crescita e Fantasia

Oggi vi porto alla scoperta di un’autrice straordinaria: Laurin Nobilis, che con il suo nuovo romanzo Piccolo Mondo: L’Avventura nel Prato ci trasporta in un'avventura emozionante tra crescita personale, amicizia e magia.

Chi è Laurin Nobilis?

Laurin Nobilis, pseudonimo di L. G. Hermit, è nata a Roma nel 1992. Dopo aver studiato Scienze e Arti dello Spettacolo all’Università di Roma La Sapienza, ha deciso di trasferirsi in Germania nel 2016, alla ricerca di nuove opportunità.

Autrice versatile, non si pone limiti nella scrittura: le sue opere spaziano tra vari generi, purché possano trasmettere messaggi profondi e offrire nuove prospettive di riflessione. Nei suoi lavori emergono spesso temi legati alla crescita personale, alle dinamiche sociali e a interrogativi filosofici e psicologici.

Con Piccolo Mondo: L’Avventura nel Prato, Laurin ha voluto mettersi alla prova, esplorando un genere per lei nuovo, il Fantasy di Formazione con elementi di Portal Fantasy e avventura.


Di cosa parla "Piccolo Mondo: L’Avventura nel Prato"?

Il romanzo segue la storia di Susy, una tredicenne amante della natura che sta realizzando il suo primo documentario sugli insetti. Tuttavia, la sua passione non viene capita dai suoi compagni di scuola, che la escludono e la fanno sentire diversa.

Ma la sua vita cambia radicalmente quando, dopo una giornata difficile, si risveglia trasformata in una formica! Da quel momento, Susy dovrà adattarsi alla sua nuova realtà, affrontando prove difficili, conquistando la fiducia del Sergente Capo del formicaio e imparando a sopravvivere in un mondo nuovo e affascinante.

Con l’aiuto di Selvyn e altri insetti, la protagonista scoprirà il valore della famiglia trovata, della responsabilità e dell’importanza della comunicazione con gli altri.

Questo libro non è solo un'avventura fantastica, ma anche un percorso di crescita che insegna ai lettori, grandi e piccoli, il valore delle relazioni e il coraggio di essere sé stessi.

Un assaggio della storia...

Ecco un piccolo estratto per immergersi nell’atmosfera magica del romanzo:

Come un elicottero in miniatura, una libellula planava lungo la superficie dello stagno, le sue ali sinuose sbattevano a velocità impercettibile. Scivolava lungo lo specchio cristallino dell'acqua senza mai toccarla. Seguiva la sua rotta di perlustrazione in cerca di larve e piccoli anfibi con cui nutrirsi.

Un incipit suggestivo che già ci fa respirare il fascino della natura e ci introduce alla curiosità e alla passione della protagonista.

📅 Data di uscita: lo scorso 27 novembre 2024
📖 Genere: Fantasy di Formazione, Portal Fantasy, Avventura

🐜 Tropes: Found Family, Transformation, Be Careful What You Wish For, Bullying the Bully, Talking Animals
📚 Formato: Cartaceo e Kindle ( clicca sulla scritta blu per acquistarli)
💰 Prezzo eBook: 15.90 € - 2,99 €


Intervista all’autrice

E ora, lasciamo la parola a Laurin Nobilis! Scopriamo insieme di più su di lei e sul processo creativo dietro Piccolo Mondo: L’Avventura nel Prato...

1-"Piccolo Mondo: L’Avventura nel Prato" è un fantasy di formazione che affronta temi importanti come il senso di appartenenza e la crescita personale. Cosa ti ha ispirato a scrivere questa storia?

Il romanzo è ispirato a La Metamorfosi di Kafka, ai film A Bug’s Life e Zeta la Formica, e alla magia narrativa dello Studio Ghibli, di cui sono una grande fan. Nel libro sono presenti anche molte citazioni cinematografiche, dato il mio amore per il cinema. Credo sia fondamentale raccontare storie in cui il lettore possa rispecchiarsi, ed è per questo che amo trattare temi universali come la crescita personale. Il viaggio della protagonista è una metafora della maturazione, un percorso di ricerca di sé. Il lettore accompagna Susy nel suo cammino, condividendo le sue gioie e difficoltà e imparando dalle sue esperienze. Come esseri umani, non smettiamo mai di crescere e imparare, indipendentemente dall’età. La crescita personale è un tema che mi sta molto a cuore e che attraversa tutti i miei romanzi, perché ognuno può ritrovarsi in questo tipo di esperienza. È anche un messaggio di speranza: c’è sempre la possibilità di cambiare e migliorare la propria vita.

 

2-Susy è una protagonista fuori dagli schemi, appassionata di natura e insetti. C'è qualcosa di te in lei? Ti sei ispirata a esperienze personali per costruire il suo carattere e il suo viaggio?

Io e Susy siamo molto diverse. Lei è più socievole ed estroversa rispetto a come ero io alla sua età... non che ora sia diventata un animale sociale! Tuttavia, condividiamo conflitti simili, come il bullismo e la difficoltà di conformarsi. Scrivere il suo percorso mi ha aiutata a rielaborare i miei demoni interiori e a vederli da una prospettiva nuova. Spesso ciò che lega le persone è proprio il vissuto e le difficoltà che affrontano. Anche Susy, nel Piccolo Mondo, trova un senso di appartenenza che non sentiva nel mondo umano. Io stessa, a volte, faccio fatica a sentirmi davvero parte della società, perciò in quello siamo molto simili.

 

3-Nel romanzo si parla di bullismo ed esclusione sociale. Hai mai vissuto esperienze simili, o hai tratto ispirazione da storie reali per dare autenticità a questi temi?

Il bullismo è un tema che mi sta molto a cuore e che io stessa ho vissuto all’età della protagonista. Il romanzo è rivolto principalmente alla fascia middle grade che, purtroppo, ancora oggi può trovarsi a subire episodi di bullismo a scuola. È una piaga sociale difficile da estirpare, e proprio per questo è fondamentale parlarne.

 

4-Il genere Portal Fantasy permette di esplorare mondi nuovi e incredibili. Qual è stata la sfida più grande nel creare l’universo di Piccolo Mondo e renderlo credibile e coinvolgente?

La sfida più grande è stata bilanciare realismo e fantasy. Per rendere il mondo degli insetti credibile, ho fatto molte ricerche: ho letto articoli sulle formiche, guardato video sull’interno di un alveare e approfondito diversi aspetti della loro biologia. Tuttavia, il romanzo non è un trattato scientifico né ha uno scopo documentaristico. Ho usato la realtà come spunto per creare qualcosa di fantastico: alcune dinamiche sono completamente inventate, altre s’ispirano a comportamenti reali. Lavorare sul worldbuilding è stato allo stesso tempo stimolante e impegnativo, ma sono felice di aver trovato l’equilibrio che cercavo.

 

5-Il libro è illustrato da Hwanhi Choi. Come avete collaborato per dare vita ai personaggi e all’ambientazione? C’è un’illustrazione a cui sei particolarmente affezionata?

La collaborazione con Hwanhi Choi è nata per caso: ci siamo conosciute al mio book club, abbiamo parlato di libri e, da lì, abbiamo deciso di lavorare insieme. Lei è un’illustratrice e designer emergente, proprio come io sono un’autrice emergente, quindi ci siamo aiutate a vicenda. Abbiamo passato l’estate del 2024 in biblioteca a discutere delle scene, tra schizzi e brainstorming. La parte più divertente? Hwanhi ha un’avversione per gli insetti e si rifiutava di guardarne le foto! Dovevo descriverle ogni dettaglio, il che ha reso il processo tanto bizzarro quanto creativo. Alla fine, siamo diventate amiche. L’illustrazione a cui sono più affezionata è quella di copertina: trovo il gioco d’acqua affascinante e rappresenta alla perfezione il concept del romanzo.

 

6-Hai vissuto un cambiamento importante trasferendoti dalla tua città natale in Germania. Questa esperienza ha influenzato il tuo modo di scrivere e le storie che racconti?

Sì, il trasferimento in un altro paese ha cambiato non solo la mia prospettiva, ma anche il mio modo di scrivere. La mia esperienza da immigrata è riflessa nel romanzo, dove uno dei temi centrali è proprio l’integrazione sociale. Susy si ritrova catapultata in un contesto completamente nuovo: non più come essere umano, ma come insetto. Deve imparare a sopravvivere in un ambiente sconosciuto, proprio come accade a chi emigra in un altro paese. Deve adattarsi a nuove usanze, affrontare difficoltà e spesso ingiustizie, esattamente come molti immigrati. L’immigrazione, infatti, non è sempre una scelta, ma spesso una necessità imposta da circostanze più grandi. Allo stesso modo, Susy non sceglie di entrare nel Piccolo Mondo: è il caos a decidere per lei.

L’integrazione è un processo lungo e può essere un’esperienza traumatica, tanto a livello psicologico quanto emotivo. Susy lo vive sulla sua pelle, proprio come molte persone nella realtà. Non è un caso che abbia scelto di trattare questa tematica: scriverne è stato per me un atto catartico, un modo per esplorare ed elaborare emozioni e stati d’animo che mi hanno segnata.

 

7-Se potessi trasformarti in un insetto, quale sceglieresti e perché? Pensi che vivere per un giorno in quella forma cambierebbe la nostra prospettiva sul mondo?

Penso che mi piacerebbe vivere un’avventura simile a quella di Susy. Forse sarei una formica, oppure un’ape… difficile scegliere, ci sono così tanti insetti affascinanti! Vedere il mondo da una prospettiva completamente diversa mi aiuterebbe ad apprezzare ancora di più le meraviglie di Madre Natura.

 

8-Infine, cosa vorresti che i lettori, piccoli e grandi, portassero con sé dopo aver letto "Piccolo Mondo: L’Avventura nel Prato"?

Ogni lettore si approccia al romanzo in modo unico e ne ricava qualcosa di personale, in base alle proprie esperienze e sensibilità. Ciò che spero è che il libro lasci loro idee, spunti di riflessione e, soprattutto, un’esperienza coinvolgente e ispirante. Mi piacerebbe che suscitasse emozioni, che offrisse conforto o che, in qualche modo, li facesse sentire compresi attraverso il viaggio di Susy.

 

📢 E tu, hai mai sognato di vivere un'avventura in un mondo nascosto tra le minuscole creature della natura? Fammelo sapere nei commenti, e ti ricordo che può essere un bel libro da regalare  ✨🐜

 

 


 

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