Alla scoperta di Daniela Deflorio: autrice di storie di rinascita e speranza
Oggi vi presento Daniela Rina Deflorio, scrittrice sensibile e appassionata che, attraverso le sue opere, racconta storie di donne coraggiose, di dolore superato e di nuove possibilità. Scopriamo insieme il suo percorso, i suoi libri e i messaggi profondi che vuole trasmettere ai lettori.
Daniela Deflorio nasce a Torino nel 1976, città dove vive ancora oggi insieme a suo marito e ai suoi due gatti. Da sempre amante della narrativa e del genere fantasy, si è dedicata alla scrittura con grande passione. Oltre a essere autrice, ha collaborato come editor presso la casa editrice VGS LIBRI, contribuendo così alla crescita di altri autori emergenti. La sua produzione letteraria è incentrata su temi profondi e toccanti, con l’intento di donare speranza a chiunque stia attraversando momenti difficili.
📖 Le Fenici. Storie di donne rinate
Questo libro raccoglie nove storie di donne che hanno affrontato situazioni dolorose come bullismo, violenza, lutto e malattia, ma che, con coraggio e determinazione, sono riuscite a rinascere. Ogni racconto è un inno alla forza interiore e alla resilienza, un messaggio di speranza per tutte quelle persone che si trovano ad affrontare momenti difficili. Un aspetto importante di questa raccolta è che tutti i proventi delle vendite sono devoluti al Centro Antiviolenza Emma Onlus, contribuendo concretamente ad aiutare chi ha bisogno di supporto.
📖 Un amore contro
Una storia intensa e profonda che racconta la vita di una giovane donna intrappolata in un matrimonio violento. Tra paura e speranza, la protagonista affronta una dura battaglia interiore per ritrovare se stessa. Un racconto con risvolti magici che porta il lettore a riflettere sull’importanza della libertà e dell’amore per sé stessi.
📖 La Portulaca
Un breve racconto autobiografico che affronta il tema del lutto attraverso una prospettiva originale: quella di una pianta, la portulaca. Attraverso gli occhi di questa piccola pianta, l’autrice ci regala una storia delicata e profonda, un viaggio emozionale che esplora il legame tra memoria, amore e vita.
Daniela Deflorio è un’autrice che scrive con il cuore, affrontando temi difficili ma necessari, con l’obiettivo di portare consapevolezza e speranza ai suoi lettori. Se siete alla ricerca di storie che toccano l’anima e lasciano il segno, i suoi libri fanno sicuramente per voi!
E' stato un piacere per me intervistarla e presentarvela, amo questa rubrica dove possiamo scoprire nuovi autori e le loro storie piene sempre di amore e rinascita. Ma passiamo all'intervista...
1-Daniela, sei nata e cresciuta a Torino, una città ricca di storia e cultura. Quanto ha influito questo ambiente sulla tua passione per la scrittura e la creatività?
DANIELA: In realtà, ben poco. Non amo molto la città, infatti vivo in una zona pedemontana nella periferia di Torino. Ciò che ha influito sulla mia passione per la creatività è stata, ed è tuttora, la natura in tutte le sue forme. Per quanto riguarda la lettura, tutto è nato molti anni fa, in età adolescenziale, con il primo libro di Terry Brooks e la sua famosissima saga fantasy “Shannara” che ha conquistato il mio cuore fantasy. La scrittura, invece, è qualcosa di nuovo che sto affrontando da poco e, in questo caso, sono le persone a ispirarmi.
2-Nel tempo ti sei dedicata a molte forme di creatività. Quali sono state le esperienze più significative che hanno contribuito alla tua crescita artistica?
DANIELA: Sicuramente il periodo nel quale ho imparato a creare gioielli utilizzando fili di metallo e pietre dure. Creare gioielli partendo da una idea che hai in mente, o una forma che vedi in natura, cercare di riprodurla utilizzando delle specifiche tecniche e utilizzare differenti pietre dure, è stato formativo per la mia immaginazione che ha imparato a vedere le cose in modo diverso e a cercare soluzioni creative alternative non convenzionali.
3-La lettura ha avuto un ruolo fondamentale nella tua vita. C’è stato un libro o un autore che ha segnato particolarmente il tuo percorso e ti ha ispirata a scrivere?
DANIELA: Come lettrice, i libri di Terry Brooks mi hanno introdotta nel mondo fantasy, che tuttora amo in modo particolare in tutte le sue declinazioni. Il genere fantasy è diventato la mia copertina di Linus, la mia comfort zone se così vogliamo dire. Come autrice, due scrittrici in particolare mi hanno “spinta” nella direzione della narrazione. La prima è stata Melissa Da Costa con il suo stile che io definisco “cardiaco” in quanto, nel leggere le sue storie, mi ci ritrovo talmente tanto che spesso mi sorprendo a dire “ma questa sono io”. Lei arriva dritta la mio cuore, sia per le storie narrate sia per stile e struttura. La seconda autrice che mi ha ispirata in questo percorso creativo è stata Amelie Nothomb, con le sue storie essenziali e quel suo modo di scrivere che arriva dritto al punto senza tergiversare. Lei è la mia “maestra” di sintesi, considerando che io sono di natura prolissa. Nei suoi libri, anche un semplice tè con le amiche può diventare un momento su cui scrivere.
4-Le Fenici. Storie di donne rinate è una raccolta di storie intense e di grande impatto. Cosa ti ha spinta a raccontare queste vicende e come hai scelto le storie da inserire nel libro?
DANIELA: Eravamo nell’anno 2020, in piena pandemia e tra le tante brutte notizie che solcavano i notiziari, ho pensato che un messaggio di speranza sarebbe potuto essere di aiuto. Non è funzionale continuare a dare voce alle tragedie e scordarsi di trovare la forza per proseguire la vita. Così ho scritto un bando e l’ho messo sul mio profilo Facebook. Nel contempo ho chiesto ad alcune donne che conoscevo, e che sapevo che avevano attraversato momenti bui, se avessero avuto voglia di partecipare al progetto. Sono arrivate nove storie di donne. Non ho nemmeno dovuto sceglierle. Sono arrivate quelle giuste. Così le ho editate, e le ho pubblicate in self su Amazon perché volevo che l’introito fosse “pulito” e non filtrato da case editrici, in quanto, l’intero ricavato di un intero anno di vendite è stato devoluto a una associazione di Torino che lotta contro la violenza sulle donne. Violenza che, proprio in periodo pandemico, per ovvi motivi, era aumentata.
5-Nei tuoi racconti affronti spesso tematiche profonde come il dolore, la rinascita e la speranza. Come riesci a bilanciare la durezza di certi argomenti con il messaggio positivo che trasmetti ai lettori?
DANIELA: C’è Magia nella Speranza. Ed è proprio quella magia che vorrei, e che cerco di trasmettere nelle mie storie. Si parte sempre dal proprio vissuto. E se chi scrive riesce a trasmettere quella forza interiore che, bene o male, in qualche modo, ha trovato la via per manifestarsi e superare i dolori, allora può essere che il lettore la percepisca e dica “cavolo, posso farcela anche io”.
6-Un amore contro è la tua prima esperienza di scrittura autopubblicata. Cosa ti ha portata a scegliere questa strada e quali sono state le principali sfide dell’autopubblicazione?
DANIELA: Sono una persona vecchio stampo. Credo ancora che la gavetta sia necessaria in ogni attività, e la scrittura non si esime da questa mia convinzione. Non si può pretendere di diventare scrittori dal nulla. Né si può pretendere di essere pubblicati dalle case editrici, quando non si è nessuno, in special modo, proprio in questo periodo storico, dove l’editoria è cambiata in modo drastico e ciò che fa pubblicare sono solo i numeri dei followers. Quindi il mio intento, innanzi tutto, è stato quello di mettermi alla prova e di sondare le reazioni dei lettori per comprendere se, ciò che volevo comunicare, arrivasse al cuore e venisse compreso. Certo, autopubblicarsi comporta impegno e dedizione, soprattutto nel farsi pubblicità e nel farsi conoscere perché, diciamocela tutta, siamo dei “nessuno”, completamente invisibili, fino a quando il passaparola non si attiva. E questo meccanismo è davvero difficile da mettere in moto, in modo costante, in un mondo in cui tutti pubblicano tutto. Quindi, da una parte abbiamo la libertà di non dipendere dalle case editrici, dall’altra il limite della visibilità.
7-La Portulaca è un racconto autobiografico con una prospettiva molto particolare. Com’è nata l’idea di raccontare il dolore del lutto attraverso gli occhi di una pianta?
DANIELA: Inizialmente è nato come espediente narrativo per vedermi dall’esterno e quindi, narrare gli eventi da un punto diverso che non fosse il mio. Questo aiuta a comprendersi meglio in un racconto che ha anche una finalità di guarigione, sia per me sia per il lettore. Ma appena ho cominciato a scriverlo, mi sono resa conto che aveva un suo senso. Le piante sono esseri viventi che reagiscono, in qualche modo, all’ambiente in cui vivono e alle persone che le circondano. Esistono innumerevoli studi scientifici al riguardo. Quindi non mi è sembrato strano immaginare una sua coscienza attiva, nell’osservarmi giorno dopo giorno durante quel periodo complicato. Anzi, se devo dirla tutta, è qualcosa che è venuto fuori in modo naturale.
8-Oltre a scrivere, hai anche collaborato come editor per la casa editrice VGS LIBRI. Come questa esperienza ha influenzato il tuo modo di scrivere e il tuo approccio alla narrativa?
DANIELA: L’esperienza come editor mi ha permesso di comprendere il retro della medaglia, il dietro le quinte della creazione di un libro e di tutte le difficoltà che vi sono nascoste e che i lettori non conoscono. Quindi, diciamo che, da autrice, sono molto più comprensiva verso gli editor e il loro lavoro. Per quanto riguarda la mia scrittura, io non edito i miei testi. O meglio, cerco di dare una lettura professionale a narrazione terminata ma non è sufficiente. È come attivare due modalità differenti: quella della scrittrice funziona senza l’interferenza dell’editor e viceversa. Ma è un processo alquanto complicato in quanto l’investimento emotivo, in uno scritto personale è alto ed è difficile da gestire. Ed è per questo motivo che chiedo sempre a una terza persona di editare e controllare. Infine, è stata proprio la mia collaborazione con la VGS LIBRI a farmi comprendere che la scrittura è una cosa seria e va fatta con competenza e intelligenza, motivi per i quali, per ora, non mi sento pronta a pubblicare con una casa editrice.
📚 Avete già letto uno dei suoi libri? Quale vi incuriosisce di più? Condividete le vostre opinioni nei commenti!
Eccomi Readers, spero che anche questa volta vi siate appassionati tanto quanto me! Non dimenticate di lasciare un commento e di continuare a seguire il blog per tante altre avventure tra libri e autori. Alla prossima storia, con tante nuove emozioni da scoprire!
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