Recensione: Il caso Alaska Sanders di Joël Dicker

 

TITOLO: Il caso di Alaska Sanders

AUTORE:  Joël Dicker 

CASA EDITRICE:   La nave di Teseo

GENERE:   thriller, gialli 

E-BOOK:  si 

PAGINE: 624 

PREZZO: 11.99/20.90

USCITA:   23 maggio 2022

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Trama : 

Il seguito di La verità sul caso Harry Quebert

Aprile 1999, Mount Pleasant, New Hampshire. Il corpo di una giovane donna, Alaska Sanders, viene ritrovato in riva a un lago. L’inchiesta viene rapidamente chiusa, la polizia ottiene le confessioni del colpevole, che si uccide subito dopo, e del suo complice. Undici anni più tardi, però, il caso
si ripresenta. Il sergente Perry Gahalowood, che all’epoca si era occupato delle indagini, riceve una inquietante lettera anonima. E se avesse seguito una falsa pista? L’aiuto del suo amico scrittore Marcus Goldman, che ha appena ottenuto un enorme successo con La verità sul caso Harry Quebert,
ispirato dalla loro comune esperienza, sarà ancora una volta fondamentale per scoprire la verità.
Ma c’è un mistero nel mistero: la scomparsa di Harry Quebert. I fantasmi del passato ritornano e, fra di essi, quello di Harry Quebert.

Recensione:

Devo fare una premessa non ho mai letto il caso Harry Quebert per tanto nel leggere questo libro  mi sono un po' persa poiché  parla anche del primo libro. E' un susseguirsi di presente e passato e di sicuro meglio leggere prima il primo e poi questo altrimenti in alcuni punti ti perdi.

L'amicizia tra Marcus e Harry è un po' altalenante e devo essere sincera questi continui  flesh back del caso precedente  rallentano un po' la lettura di questo caso.

In più devo dire che dopo un po' i continui e frammentati flashback di Marcus iniziano a interrompere e penalizzare una narrazione già lenta, senza peraltro aggiungere nulla di rilevante ai fini dell' investigazione.  In più il suo passare dalle indagini alla sua vita sentimentale mi ha scombussolato non capendo cosa vi entrasse in questo contesto.

Mi piace il fatto che sia lo scrittore a scrivere questo libro, raccontando i retroscena anche di quel lavoro che tanti sottovalutano ma che ha i suoi alti e bassi.

Come dicevo prima la lettura inizialmente è lenta ma intorno alla metà comincia a ravvivarsi con le investigazioni che prendono un ritmo più veloce e facendo capire un po' di più al lettore.

Il Caso Alaska Sanders è in effetti, coinvolgente e appassionante, e mi ha fatto divorare la seconda parte del libro per capire chi fosse il colpevole, che non avrei mai immaginato. Mi è piaciuto il fatto che i due presunti colpevoli, Walter e Eric, siano i perfetti colpevoli, grazie a gli inganni architettati dal vero assassino, in più sia Harry che Marcus ci mettono un po' a collegare  tutti gli elementi  che hanno a disposizione nel corso della storia, ma credo sia anche il fascino di questo libro il collegare avvenimenti e personaggi tra di loro. 

Alaska,  che all'inizio poteva sembrare una vittima casuale in realtà è stata si una vittima ma purtroppo sfortunata nel incontrare persone di cui si fidava, una ragazza solare che nascondeva tanti segreti oscuri e che l'anno portata alla morte.

Mi è piaciuto anche le varie ambientazioni dalla piccola cittadina che sembra la tipica cittadina americana ma che come tutti nasconde i propri scheletri. Alla citta di Salem dove è nata e cresciuta Alaska. Ai luoghi che Marcus visita.

Tutto questo ovviamente non vale per l'assassino, a proposito del quale, se posso, avrei apprezzato una chiusa un po' più approfondita, magari proprio da Marcus-narratore , tipo giustificando quello che ha fatto, la sua freddezza calcolatrice, tanto lontana dai sentimenti che dice di aver provato, il suo andare avanti per tutti quegli anni senza il minimo segno di cedimento, nonostante il continuo supervisionare affinché nessuno scoprisse la sua identità, avrei voluto qua più... non so come dire  più empatia verso la vittima e i presunti colpevoli che sono passati quasi inosservati. Avrei voluto sentire più sentimento a leggere queste pagine cosa che non ho sentito molto .

Forse lo avrei scritto in maniera leggermente diversa lasciando i flashback di Marcus, ma raccontandoci di più dei personaggi principali della storia, Alaska, Eric e Walter. 

Cosa mi rimane da dirvi è un buon libro da leggere sotto l'ombrellone perchè comunque è un thriller/giallo valido la leggere la scrittura è  scorrevole, ma mi ripeto prima leggete il caso Harry Quebert e poi questo altrimenti vi perdete.

Quanto do a questo libro ? Quattro stelle perchè comunque come thriller è un bel thriller che vi appassiona anche solo per capire chi è l'assassino.

Ti auguro una buona lettura. E se lo leggi fammi sapere che ne pensi.