26 novembre 2024

RECENSIONE: Ho chiesto di avere le ali di Anthony Godby Johnson

 

 

TITOLO:  Ho chiesto di avere le ali
AUTORE: Anthony Godby Johnson
CASA EDITRICE:  Sonzogno
GENERE: Narrativa contemporanea
E-BOOK: NO
PAGINE: 224
PREZZO: € 9.99
USCITA: 1 Giugno 1997
LINK PER L’ACQUISTO:  Ho chiesto di avere le ali


 Un viaggio attraverso il dolore, il coraggio e l'amore

Ho scelto questo libro spinta dalla trama e dalla copertina, e devo dire che è stata una lettura che mi ha catturata fin da subito. La storia, scritta dal protagonista Tony, ci conduce in un percorso intenso e doloroso, ma anche pieno di forza e speranza.

Tony non è più tra noi, ma la sua voce risuona in queste pagine, raccontandoci la sua vita con una sincerità disarmante. Attraverso i capitoli, ci immergiamo negli anni '90, quando l'AIDS era ancora un mistero per molti e i malati venivano emarginati, vittime di ignoranza e pregiudizi.

Il libro affronta temi difficili come abusi, solitudine, morte e malattia, ma lo fa con una forza

straordinaria. Tony ci insegna che, nonostante tutto, la vita va vissuta con coraggio e determinazione, fino all'ultimo respiro.


La narrazione è organizzata in capitoli, ognuno dedicato a una persona che ha avuto un ruolo cruciale nella vita di Tony. Tra questi, David, Pop e Mom i suoi genitori adottivi, e altre figure che lo hanno sostenuto nei momenti più bui.

Il libro non è solo una testimonianza, ma anche un invito alla riflessione. Come possiamo ancora oggi essere indifferenti alla sofferenza degli altri? Quanto male facciamo con l'ignoranza e il pregiudizio?

Non voglio rivelare troppo della trama, ma posso dirvi che questa storia mi ha lasciato dentro un senso profondo di tristezza, speranza e voglia di amare. È un libro che consiglio a chiunque voglia comprendere meglio non solo gli anni '90 e la lotta contro l'AIDS, ma anche il significato dell'amore e della resilienza
  

Ci sono libri che non solo raccontano una storia, ma ci invitano a riflettere profondamente sul senso della vita, sull’amore e sul dolore che attraversano le esistenze umane. In questo, il libro che ho letto si distingue in modo particolare, lasciandomi con pensieri che continuano a riecheggiare nella mente. Alcune frasi mi hanno colpito con la forza di una verità universale, e vorrei condividerle con voi, arricchendole con riflessioni più profonde.



La vita è fatta di opposti: il bene e il male, la gioia e il dolore, il bello e il brutto. Accettare questa dualità è il primo passo verso una piena consapevolezza.

"Il mondo non è sempre fulgido e bello, a volte è squallido e malvagio."


Questa frase mi ha fatto riflettere su come spesso cerchiamo di edulcorare la realtà per renderla più accettabile, dimenticando che anche nelle difficoltà possiamo trovare la nostra forza più autentica.


Il pregiudizio è una delle barriere più alte che l’umanità abbia costruito. Solo l’empatia e la comprensione possono abbatterlo, permettendoci di vedere negli altri la nostra stessa umanità.

"Perché alcune persone sono messe ai margini? Non siamo tutti uguali?"


Questo mi ha portato a riflettere su quanto sia facile giudicare, ma anche su quanto sia importante imparare a guardare oltre le apparenze per scoprire l’essenza di chi ci sta davanti.


Nei momenti più difficili, è l’amore a darci la forza di andare avanti. È il filo invisibile che ci tiene ancorati alla vita, anche quando tutto sembra perduto.

"L'amore è indispensabile per superare le avversità."



Questa frase mi ha ricordato che l’amore, in tutte le sue forme, è l’energia che ci permette di affrontare le sfide più dure, dando un senso anche al dolore.


Riconoscere i limiti imposti dalla vita, come la malattia o la morte, è una delle prove più difficili da superare. Tuttavia, l’accettazione non è sinonimo di resa, ma di dignità e consapevolezza.

"Rendersi conto che da quel momento in avanti la vita sarà diversa, destinata a rassegnarsi alla morte."

Questo pensiero mi ha spinto a riflettere sul valore della resilienza: accettare non significa arrendersi, ma trovare un modo per continuare a vivere con ciò che si ha.


Spesso sottovalutiamo l’importanza delle routine quotidiane, ma sono proprio queste a rappresentare il cuore della nostra esistenza.


"Voglio innamorarmi, preoccuparmi delle cose banali, lamentarmi della vita."


Leggendo queste parole, ho capito quanto sia importante apprezzare anche i dettagli più semplici della vita, perché sono quelli che, alla fine, la rendono speciale.


Anche nei momenti più bui, quando tutto sembra perduto, la speranza ci guida come un faro.

"La speranza non muore mai."


Questa frase è un promemoria potente: finché abbiamo speranza, c’è ancora un motivo per andare avanti.


Crediamo di essere migliorati come società, ma i pregiudizi e le discriminazioni continuano a ferire, spesso in modi subdoli e invisibili.


"Ci piace credere di essere progrediti, ma i pregiudizi continuano a ferire."



Questa riflessione mi ha fatto chiedere: quanto abbiamo davvero imparato dal passato? E quanto dobbiamo ancora lavorare per costruire un mondo più giusto?


Anche in mezzo alla guerra, c’è qualcosa che ci unisce e ci ricorda che, in fondo, siamo tutti esseri umani.

"una notte di Natale durante la guerra tra Francia e Germania un soldato francese si era accorto che era mezzanotte e si è alzato in piedi cominciando a cantare o Holy night.
un soldato tedesco lo aveva udito e gli aveva risposto con un Cantico di Natale tedesco. Per alcuni minuti i due soldati al fronte non avevano fatto altro che cantare nel rispetto reciproco."


Questa immagine mi ha colpito profondamente: la musica, come l’amore e la speranza, è una lingua universale che supera ogni barriera.

Che cosa ho imparato da questo libro?
Mi ha insegnato che la vita, per quanto difficile, merita di essere vissuta appieno. Mi ha ricordato che l’amore e l’empatia sono gli strumenti più potenti che abbiamo per affrontare il dolore e abbattere le barriere. Ma soprattutto, mi ha lasciato con una domanda: stiamo davvero imparando dai nostri errori o continuiamo a ignorare ciò che conta davvero?

Vi consiglio di leggere questo libro. È una storia che lascia il segno e, come ogni grande libro, ci cambia un po’ nel profondo.


Eccomi Readers, spero che anche questa volta vi siate appassionati tanto quanto me! Non dimenticate di lasciare un commento e di continuare a seguire il blog per tante altre avventure tra libri e autori. Alla prossima storia, con tante nuove emozioni da scoprire!




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