Alla scoperta di Federico "il filibustiere" Mazzi: l’autore che ha reso Perugia la protagonista dei suoi thriller
Oggi sul blog abbiamo il piacere di ospitare un’intervista esclusiva a Federico Mazzi, conosciuto dai suoi lettori come "il filibustiere". Nato e cresciuto a Perugia, Mazzi ha trasformato la sua città in un affascinante scenario noir, portando i lettori tra i vicoli e le ombre di una Perugia inedita e densa di mistero. La sua serie Perugia Noir è un viaggio nei meandri più oscuri della città, un thriller che scava nei segreti, nelle paure e nelle pulsioni umane.
Per Federico, Perugia non è solo uno sfondo ma un vero e proprio personaggio: con le sue atmosfere e i suoi luoghi simbolo, la città vive e respira insieme ai protagonisti, svelando segreti nascosti e storie che riecheggiano nella vita dei personaggi. Il ciclo Perugia Noir comprende tre romanzi: Frammenti d’anime come schegge impazzite, Polvere e ossa nel canto dei sepolcri e Note stonate di un carillon nella notte (in arrivo nella nuova edizione a dicembre).
I suoi thriller ruotano attorno alla figura del commissario Martelli, alle prese con casi intricati che scuotono il cuore della città: dal traffico di esseri umani alle vendette personali, fino ai rituali che evocano antiche paure. Attraverso i suoi libri, Federico intreccia atmosfere intense, ricche di suspence, e rivela quanto le vite dei protagonisti siano influenzate dai segreti della città.
In questa intervista, Federico ci racconta da dove nascono le idee per le sue storie, la sfida di mantenere alta la tensione narrativa e l’importanza di Perugia come ispirazione. Parliamo anche delle difficoltà e delle soddisfazioni che ha incontrato lungo il percorso, oltre alle curiosità sui suoi prossimi progetti.
🔎 Leggi qui sotto per leggere l'intervista e lasciati trascinare nel mondo noir di Federico Mazzi!
D-Per iniziare, parlaci un po' di te: come è nata la tua passione per la scrittura e cosa ti ha ispirato a creare il ciclo Perugia Noir?
Federico: Ho sempre avuto in mente le storie della Perugia noir. Ciò che mi mancava era il tempo. Il COVID di tempo me ne ha dato in abbondanza e così è nato note stonate di un carillon nella notte (il primo libro, che attualmente è in fase di ripubblicazione). Note ha avuto un buon successo e ho deciso di continuare a scrivere, pubblicando il suo prequel, diviso in due libri: frammenti d'anine come schegge impazzite e polvere e ossa nel canto dei sepolcri (marchio infuga edizioni e denigris editore)
D-Perugia è spesso al centro dei tuoi romanzi. Cosa significa per te ambientare le storie proprio nella tua città natale, e in che modo Perugia ha influenzato la tua narrazione?
Federico:È una questione di credibilità di ciò che racconto. Fa fico ambientare un thriller a New York con il detective di turno, ma si rischia un duplice errore: non saper descrivere New York e far agire il detective come un commissario. Errori che i lettori di oggi non perdonano.
D-Il primo libro, Frammenti d'anime come schegge impazzite, affronta tematiche molto forti, come il traffico di esseri umani e la corruzione. Cosa ti ha spinto a toccare questi temi così profondi e delicati?
Federico:Io scrivo thriller estremamente adrenalici perché vengo dal tradizione crime americana. Però, ho sempre creduto che anche attraverso storie come le mie si possano raccontare temi importanti.Ecco perché cerco sempre di raccontare una storia che vada oltre il semplice susseguirsi di colpi di scena.
D-In Polvere e ossa nel canto dei sepolcri entra in scena un’assassina dai rituali legati all’Apocalisse. Come hai sviluppato il personaggio di questa figura così inquietante, e c'è stato
qualcosa o qualcuno che ti ha ispirato nel costruirla?
Federico:Sono sempre stato affascinato dal numero 7, che è un numero mistico potentissimo.
La prima idea prevedeva i sette peccati, ma era visto e rivisto. L'altro 7 era rappresentato dai sigilli dell'apocalisse. E così è nata la storia. La scelta della ragazza è funzionale rispetto alle dinamiche della storia, ma non posso entrare troppo nel dettaglio: troppo spoiler.
D-Il commissario Martelli è protagonista dei tuoi romanzi. Come descriveresti la sua evoluzione nei primi due libri e cosa possiamo aspettarci dal suo percorso nel prossimo titolo in arrivo?
Federico:Martelli ha preso una piega autonoma e inaspettata. Ormai vive di vita propria. Non sono più io a dirgli cosa fare, ma lui a imporsi.Il suo evolversi al momento per me è un punto interrogativo.
D-Il terzo libro, Note stonate di un carillon nella notte, è atteso a dicembre. Cosa puoi anticiparci su questo nuovo capitolo della serie Perugia Noir e come si inserisce nel ciclo rispetto ai due precedenti?
Federico:Note stonate è una ripubblicazione. Posso dirvi che l'uomo con il carillon tornerà a colpire in maniera crudele e spietata.
D-Ogni libro del ciclo Perugia Noir si caratterizza per una suspense intensa e colpi di scena inaspettati. Quali tecniche narrative usi per mantenere alta la tensione e per sorprendere i lettori?
Federico:Come detto, vengo dalla tradizione American crime.
Nei miei libri, troverete capitoli cortissimi con un incessante susseguirsi di colpi di scena.
Inoltre, accanto ai capitoli, troverete gli interludi, che danno profondità alla storia, raccontando la stessa attraverso gli occhi dei personaggi secondari e del villain.
D-Guardando al futuro, quali sono i tuoi progetti? Hai intenzione di continuare con altri capitoli della serie Perugia Noir, o c'è un altro genere o progetto letterario che vorresti esplorare?
Federico: Alla Perugia noir manca l'ultimo capitolo, il faccia a faccia finale tra martelli e l'uomo con il carillon, che sto scrivendo i questi giorni.
Grazie a te e un saluto a tutti.
Eccomi Readers, spero che anche questa volta vi siate appassionati tanto quanto me! Non dimenticate di lasciare un commento e di continuare a seguire il blog per tante altre avventure tra libri e autori. Alla prossima storia, con tante nuove emozioni da scoprire!
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