4 luglio 2024

SCRITTORI IN EVIDENZA: Anna Giugliano

 


Oggi ho  il piacere di presentarvi Anna Giugliano, una giovane scrittrice di Praia a Mare, un piccolo paesino in provincia di Cosenza. 

Anna è nata il 26 luglio 2005 e ha iniziato a scrivere già all'età di dieci anni, inizialmente come passatempo. Le sue prime storie erano ricche di creature fantastiche, narrate in uno stile semplice, tipico di una bambina di quinta elementare.

Durante il periodo delle scuole medie, nonostante le difficoltà, Anna ha dedicato molto del suo tempo allo studio e all'approfondimento di autori come Oscar Wilde e Giacomo Leopardi, che sono poi

diventati modelli d'ispirazione per lei. Con il tempo, la scrittura è diventata una vera e propria passione, tanto che Anna ha deciso di trasformarla in una carriera, con la speranza di riuscire a toccare il cuore dei lettori.

Una delle citazioni preferite di Anna è di Italo Svevo: 

"L’abitudine mia e di tutti gli impotenti di non saper pensare che con la penna alla mano."

 Anna si rivede molto in queste parole, trovando nella scrittura il suo mezzo principale di espressione.

Il Libro: "In bilico sul filo rosso"

Il suo libro "In bilico sul filo rosso" si concentra sulle problematiche di un giovane ragazzo di sedici anni, alunno del liceo scientifico "Leonardo Da Vinci" di Roma. Questo ragazzo, Lorenzo, si sente "difettato" sin da bambino a causa del busto ortopedico che deve indossare e della sua incapacità di dimostrare affetto. Questa sensazione di essere costantemente in bilico su una corda, come un trapezista del circo senza istruzioni su come camminarci sopra, è una metafora potente del contatto di Lorenzo con la realtà. Al di sotto della corda si trova il vuoto, rappresentante i suoi pensieri disfunzionali.

La corda viene descritta come "filo rosso", un riferimento all'amore, colore simbolico e colonna portante dell'intero racconto. Questo richiama anche la leggenda del destino, originaria della Cina e successivamente diffusa in Giappone, secondo cui ogni persona è legata fin dalla nascita a un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra, che la unisce alla propria anima gemella.

Ed ecco qua l'intervista realizzata con Anna :

1. Anna, puoi raccontarci un po' di te e di come è iniziata la tua passione per la scrittura?

Mi chiamo Anna Giugliano, provengo da Praia a Mare, un piccolo paesino in provincia di Cosenza ed ho diciott'anni.

Scrivo sin da quando ero piccina, tanto da credere di essere nata con questa passione, da essere destinata a fare questo nella vita.

Lascio pezzi di anima in ogni mio racconto, ogni frase, ogni personaggio, nella speranza che qualcuno riesca a scovarli.

Scrivo per la serenità mia ed altrui, da sempre.

2. Durante il periodo delle medie, hai approfondito autori come Oscar Wilde e Giacomo Leopardi. Come hanno influenzato il tuo stile di scrittura?

Giacomo Leopardi è stato ed è un autore che mi piace molto sia a livello stilistico che contenutistico, tuttavia non mi sento di dire che ha "influenzato" il mio modo di scrivere.

Oscar Wilde invece, al contrario, ha influenzato tantissimo il mio stile di scrittura. Lo si può notare dall'impostazione dei dialoghi, dalle allusioni, dalle metafore...giusto per dirne un po'.

È senza dubbio il mio autore classico preferito, seguito da Fëdor Dostoevskij, citato spesso all'interno dei miei racconti.

3. Italo Svevo una volta disse: "L’abitudine mia e di tutti gli impotenti di non saper pensare che con la penna alla mano." Come ti rivedi in questa citazione?

Trovo tremendamente veritiera quest'affermazione da parte di Italo Svevo e mi rivedo molto "nell'impotente che non sa pensare se non con la penna in mano", citazione che termina con "dunque ancora una volta, grezzo e rigido strumento, la penna m’aiuterà ad arrivare al fondo tanto complesso del mio essere”.

È esattamente questo ciò che la scrittura è per me: un mezzo per riuscire a conoscere me stessa ed al contempo qualcosa che mi reca sollievo.

4. Puoi darci una panoramica della trama del tuo libro "In bilico sul filo rosso"?

"In bilico sul filo rosso" è un libro che va a focalizzarsi su quelle che sono le problematiche di un giovane ragazzo dell'età di sedici anni, alunno del liceo scientifico "Leonardo Da Vinci" di Roma.

Ragazzo che sin da bambino ha cominciato a sentirsi "difettato" a causa del busto ortopedico che porta indosso e per la sua incapacità di dimostrare affetto.

Da tempo si sente come se fosse in bilico su una corda, un po' come i trapezisti del circo, solo che a lui nessuno ha insegnato a camminarci sopra e quindi rischia perennemente di cadere da un attimo all'altro.

La cosiddetta "corda" altro non è che una metafora del contatto di Lorenzo con la realtà, mentre al di sotto di essa è situato il vuoto (ovvero i suoi pensieri disfunzionali).

Corda che viene tuttavia definita "filo rosso" a voler sottolineare quello che è il colore per eccellenza dedicato all'amore: sentimento di fondamentale importanza, colonna portante dell'intero racconto. Facendo, inoltre, riferimento alla leggenda del destino, originaria della Cina, poi successivamente diffusa in Giappone.

5. Quali sono le problematiche principali affrontate dal protagonista Lorenzo, e come hai deciso di rappresentarle nel libro?

Le problematiche affrontate da Lorenzo all'interno del libro sono principalmente la scoliosi e la depressione (che in questo caso comporta atteggiamenti autolesionistici, ansia e disturbi alimentari).

Ho deciso di rappresentarle in modo crudo, senza censure alcune, traendo spunto da alcuni avvenimenti realmente accaduti nel corso della mia vita, soprattutto per quanto riguarda i dolori fisici, l'essere obbligati a portare un busto ortopedico per più di dodici ore al giorno, tutti i giorni e gli attacchi di panico.

6. La leggenda del filo rosso del destino è centrale nel tuo libro. Cosa ti ha affascinato di questa leggenda e come l'hai integrata nella storia?

La leggenda del filo rosso mi ha sempre affascinata ed è una delle poche superstizioni a cui credo: secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega alla propria anima gemella.

È stata integrata all'interno della storia tramite allusioni, metafore, piccoli dettagli che a primo impatto possono sembrare insignificanti ma che alla fine si rivelano essere dei veri e propri fili (rossi, se vogliamo) conduttori.

Sono due i personaggi strettamente connessi alla leggenda all'interno della storia, ma, ahimè, più di questo non posso dire, altrimenti finirei per spoilerare tutto ahahah

7. Quali sono stati i principali ostacoli che hai dovuto superare mentre scrivevi "In bilico sul filo rosso"?

Ho cominciato a mettere giù le idee per "in bilico sul filo rosso" al quarto anno di liceo classico, ciò significa che ho dovuto gestire sia lo studio che la scrittura. Cosa assolutamente non facile per me, a stento fattibile, ma alla fine sono riuscita a portare a termine entrambi i lavori con buoni risultati.

8. Quali sono i tuoi progetti futuri come scrittrice? Hai già qualche nuova storia in mente?

Al momento non ho progetti futuri in mente come scrittrice, tuttavia mentirei se dicessi di non sentirmi emozionata all'idea di scoprire cosa mi riserverà la vita.

Ho sempre qualche storiella o scenetta in mente da scrivere, ma nulla di davvero concreto. Sicuramente pubblicherò altro più in là, su questo non ci sono dubbi.

Infine, dato che siamo giunte alla fine dell'intervista, ci terrei a salutare e a ringraziare tutti i miei lettori per il supporto


Potete trovare Anna anche su Instagram : @one.vjsion   seguitela per rimanere sempre aggiornati con i suoi lavori.




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