11 luglio 2024

SCRITTORI IN EVIDENZA: Daniele Iannetti

 


Scoprendo Daniele Iannetti: Un Viaggio Tra Fantasy, Magia e Valori Umani

Nato a Trento nel 1992, Daniele Iannetti è un autore che ha saputo trasformare le sue passioni d'infanzia in una carriera letteraria straordinaria. Fin da piccolo, Daniele è stato affascinato dalla lettura fantasy, dai videogames e dai manga. Questi interessi gli hanno permesso di trovare rifugio e avventure fantastiche, distaccandosi da una realtà in cui non si identificava pienamente.

A soli 14 anni, Daniele si è avvicinato al mondo della scrittura, componendo brevi testi per sé stesso. La scrittura è diventata per lui uno strumento di evasione dalla routine quotidiana, un modo per creare

universi immaginari dove poteva essere chiunque volesse e fare ciò che più amava. Questo periodo di sperimentazione e scoperta è stato fondamentale per lo sviluppo del suo stile unico e della sua voce narrativa.



Il grande passo nella carriera di Daniele è arrivato con la pubblicazione di "Otto Regni", un libro che rappresenta la concretizzazione del suo mondo immaginario. Questo progetto è nato dal suo costante desiderio di avventura e magia, che Daniele vive quotidianamente attraverso i suoi sogni ad occhi aperti. "Otto Regni" non è solo un'opera di intrattenimento, ma anche uno strumento per riflettere su temi importanti come la diversità, i cambiamenti climatici e i valori umani legati ai sentimenti di amore, odio e rabbia.

Attraverso le pagine di "Otto Regni", Daniele desidera regalare ai lettori momenti di magia e avventura, stimolando al contempo una riflessione profonda su questioni attuali e universali. La sua capacità di intrecciare mondi fantastici con tematiche reali rende il suo lavoro unico e profondamente significativo.

In conclusione, Daniele Iannetti è un autore che ha saputo dare voce alle sue passioni e ai suoi sogni, creando opere che non solo intrattengono, ma anche ispirano e fanno riflettere. La sua storia è un esempio di come la determinazione e la creatività possano trasformare i sogni in realtà, portando un po' di magia nella vita di tutti noi.



Ecco qua la sua intervista:


 1-Daniele, puoi raccontarci come è iniziata la tua passione per la lettura fantasy, i videogames e i manga? Qual è stata la tua prima grande ispirazione in questi ambiti?

Quando ero più piccolo sentivo il bisogno di estraniarmi dalla realtà in quanto non mi piaceva e non mi ci trovavo.

Mi sono sempre sentito diverso rispetto le altre persone e sentivo la necessità di creare un mio spazio personale dove essere chi volevo. Da qui ho cominciato ad interfacciarmi con i videogames e successivamente a 14/15 anni ho acquistato i miei primi manga e libri fantasy.

Quando ho letto i volumi di Licia Troisi mi ha aperto gli occhi ad un universo nuovo, grande e vibrante di vita e ne sono rimasto talmente affascinato da voler creare qualcosa di mio.


2-Hai iniziato a scrivere a 14 anni. Cosa ti ha spinto a mettere per iscritto i tuoi desideri di evasione e a creare un universo immaginario tutto tuo?

Le avventure di Nihal mi hanno talmente ispirato da spingermi a scrivere i miei primi racconti.

Lo facevo più per me stesso che per gli altri, infatti, li tenevo conservati sul computer e li leggevo solo io.

Volevo sentirmi bene e vivere magiche avventure a fianco delle persone da cui volevo essere circondato che purtroppo non trovavo nella realtà.

In età adulta l'anno scorso questo desiderio di evasione si è trasformato in un bisogno diverso. Sono arrivato al punto in cui ho pensato: "Perché non far star bene qualcun altro fuggendo dalla realtà quotidiana nel mio universo?". 

Da qui è nato Otto Regni.

3-Il tuo libro "Otto Regni" esplora tematiche come diversità, cambiamenti climatici e valori umani. Cosa ti ha portato a voler affrontare questi temi attraverso la tua narrativa fantasy?

Sono tutte tematiche che sento affini alla mia persona e ci tenevo a trasmettere il mio pensiero perché penso che qualsiasi libro debba far riflettere il lettore e portarlo a porsi le giuste domande, soprattutto in una società frenetica come quella odierna dove forse si è un po' perso il reale senso delle cose, delle priorità, il volersi bene e compiere gesti per puro altruismo senza trarne qualcosa a proprio vantaggio.

In un intervista dissi che forse abbiamo un po' perso il senso di umanità. Siamo diventati tutti un po' diffidenti e vediamo "l'inganno" dietro l'angolo e per me era importante far capire che ogni emozione, sentimento che proviamo può avere sia un lato di luce che di tenebre ma sta a noi scegliere quale intraprendere.

4-Puoi parlarci di come sei riuscito a integrare le tue esperienze personali e le tue riflessioni sulla realtà nel mondo immaginario di "Otto Regni"?

Nonostante la mia giovane età (circa), ho un vissuto che mi ha permesso di fare tante esperienze personali e quindi quando ho iniziato a creare i personaggi di Otto Regni ho dato a ciascuno di loro un lato del mio carattere per differenziarli e per farli maturare nei vari volumi seguendo una 'linea guida' in base agli eventi che accadranno. 

Possiamo trovare un personaggio con un carattere schivo, quello più chiuso, chi ha subito violenze, chi è stato discriminato, donne che vogliono emergere al pari degli uomini, persone confuse che si sentono diverse dalla massa, che non distinguono i sentimenti come amore o la differenza con l'amicizia. 

Tutti lati che fanno parte sia del mio carattere che di persone che ho incontrato lungo il cammino.


5-Hai dichiarato che il desiderio di avventura e magia è qualcosa che vivi costantemente attraverso i tuoi sogni ad occhi aperti. Come riesci a mantenere viva questa immaginazione nel quotidiano?

La mantengo viva ascoltando molta musica epica/colonne sonore che mi aiutano molto anche nel processo di scrittura e a fantasticare. 

Quando vado a dormire spesso inizio ad immaginarmi "trip mentali" su grandi battaglie, io che utilizzo poteri magici e cose così che mi stimolano la fantasia e mi danno anche dei suggerimenti quando mi alzo al mattino su come proseguire nella trama.

Anche quando viaggio a volte perdendomi con lo sguardo nell'orizzonte mi piace fantasticare su personaggi che volano o scontri nelle foreste e cose similari. 

Diciamo che ogni qualvolta ho bisogno di prendermi un momento per "chiudermi" in me stesso per staccare dalla realtà quotidiano inizio a lavorare di fantasia.

6-Qual è stato il processo creativo dietro "Otto Regni"? Hai avuto delle sfide particolari o momenti di ispirazione che ti hanno particolarmente segnato?

Sono partito innanzitutto nel creare il mio universo, partendo appunto da come si sono originati gli Otto Regni e sulle loro diversità. Successivamente ho pensato ai protagonisti e ai punti chiave della trama e dagli "obbiettivi cardini" ho cominciato a scrivere.

La sfida più grande è sicuramente far quadrare tutto. 

A mano a mano che scrivevo mi sono reso conto di aver creato una trama complessa, più grande del previsto, da non poter essere raccontata in un solo volume.

Ho impostato il lavoro come una quadrilogia per non sobbarcare troppo i libri di pagine e pagine specialmente il primo che essendo il punto di partenza della saga non volevo appesantirlo creando già un "mattone" che talvolta può spaventare il lettore.


7-In che modo i tuoi lettori hanno reagito ai temi di diversità, cambiamenti climatici e sentimenti umani presenti nel tuo libro? Hai ricevuto qualche feedback che ti ha particolarmente colpito?

Ho ricevuto riscontri molto positivi tramite i social a livello della trama essendo stata giudicata "intensa", "d'impatto" e con battaglie epiche, più che delle tematiche affrontate.

A livello di tematiche è stato apprezzato il dualismo di Piro, delle sue emozioni contrastati fra luce e tenebre e il suo rapporto particolare con Tristan.

Colgo molto volentieri qualsiasi consiglio da parte dei lettori soprattutto quelli a fini costruttivi/migliorativi della trama o del metodo di scrittura. 

In particolar modo ho apprezzato il feedback di un utente che tramite Instagram mi ha detto che è rimasto stupito dalla trama intrigante che non è mai stata calante ma un crescente di vicissitudini capace di tenerlo incollato alle pagine e non si aspettava battaglie così epiche e diverse fra loro che lo hanno catapultato in uno scenario stile "film d'azione" ben costruito.

8-Guardando al futuro, quali sono i tuoi prossimi progetti? Hai in mente nuove avventure da raccontare o temi che vorresti esplorare nei tuoi prossimi lavori?

Attualmente ho quasi terminato la stesura del secondo volume di Otto Regni di cui faccio un piccolo spoiler si intitolerà: "Otto Regni – Il segreto nel tempo, La verità del sangue". 

Mentre scrivevo il secondo libro di Otto Regni, essendo molto corposo (attualmente sono a pagina 641 circa) avevo bisogno di prendermi una pausa per estraniarmi dal testo. 

E così è nato un nuovo racconto per staccare la mente di genere fantascientifico, con personaggi e ambientazioni diverse rispetto a quelle fantastiche di Otto Regni, a cui ho dato il titolo provvisorio: "Historia – Terra di Nessuno".

Le tematiche su cui mi concentrerò saranno le stesse che mi stanno a cuore: diversità, emozioni, sentimenti, valori umani, lo sfoggio di una natura incontaminata e incontrollata.

Ringrazio fin da ora chi si perderà fra le pagine dei mie scritti.


Allora che te ne pare di questa nuova intervista? Conosci questo autore?


Alla prossima settimana con un nuovo autore/ autrice




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