17 settembre 2024

RECENSIONE : Clover il custode delle storie incompiute di Camilla Cosmelli

 

 

Un’avventura tra mondi immaginari e la realtà: "Clover", un romanzo di magia, crescita e coraggio

Che dire di questo libro se non che l'ho amato profondamente.Sono grata a chi lo ha votato, permettendomi di scoprirlo e di farmelo leggere ad agosto, un periodo perfetto per perdersi in una lettura così coinvolgente. 

Camilla ci regala un romanzo che cattura il lettore sin dalle prime pagine, portandoci in un viaggio tra il mondo reale e quello immaginario, pieno di avventure, emozioni, e riflessioni profonde.



La storia segue Arthur, un autore di successo che ha scritto numerosi libri, ma che custodisce nel cassetto il suo romanzo incompiuto, Clover. Non avrebbe mai potuto immaginare che un giorno si sarebbe ritrovato catapultato dentro le pagine di quella stessa storia, in compagnia dei suoi personaggi, con cui vivrà avventure che mai avrebbe sognato di sperimentare in prima persona. Questo richiamo al classico desiderio di ogni scrittore – conoscere e vivere insieme ai propri personaggi – è un tema che risuona potentemente nel cuore di chiunque ami la scrittura o la narrazione. Arthur, come molti di noi, ha sognato e immaginato questi mondi nella sua mente, ma ora è costretto a confrontarsi con essi, e non sempre nel modo migliore.

Un mondo creato, ma non finito
Arthur

Uno degli aspetti più affascinanti del romanzo è il concetto di creazione letteraria. Arthur, di Clover, ha scritto diverse varianti, ognuna con finali differenti, ma la storia ha preso vita da sola, andando oltre i confini che l'autore aveva delineato e colmando i vuoti che lui non era in grado di riempire. Questo tocco di "meta-narrazione", in cui la storia prende il sopravvento sul suo creatore, introduce una riflessione interessante sul ruolo dell'autore e sul confine tra il controllo creativo e la libertà dei personaggi. È una rappresentazione affascinante di come un'opera d'arte possa svilupparsi oltre l'intenzione del suo autore, quasi come se avesse una vita propria.

Will



Arthur, ora parte della sua creazione, deve essere cauto nel manipolare gli eventi: non può cambiare troppo, non senza conseguenze. Questa tensione aggiunge uno strato di suspense alla narrazione, poiché il lettore si chiede costantemente quale sarà la prossima mossa di Arthur e se riuscirà a mantenere l'equilibrio tra il controllo e il destino della storia.
 

 

 Un viaggio di crescita personale
Uno degli elementi che ho apprezzato di più sono stati i personaggi. Will, Hazel, Rose e Thorn non sono solo figure che accompagnano Arthur nel suo viaggio, ma ognuno di loro ha una personalità ben definita, che si evolve man mano che la storia procede. Camilla ha saputo caratterizzarli magnificamente, dando a ciascuno di loro delle fragilità, ma anche una forza interiore che emerge nelle situazioni di difficoltà.

Thorn


Questi personaggi rappresentano archetipi classici delle storie d’avventura, ma con un tocco di modernità e profondità psicologica che li rende reali e vicini ai lettori.

Hazel, con la sua fragilità che nasconde una grande forza di carattere, o Will, il coraggioso leader che a volte vacilla davanti ai suoi timori, rappresentano la complessità dell’essere umano, e il lettore non può fare a meno di immedesimarsi in loro. Thorn e Rose, con le loro dinamiche contrastanti, aggiungono ulteriore tensione e calore emotivo alla storia. La loro crescita personale, che accompagna quella di Arthur, è un altro dei punti di forza del libro: non si tratta solo di una storia di avventura, ma anche di un percorso di maturazione che coinvolge i protagonisti.

Rose

Un'altra figura chiave del romanzo è Merlino, che Arthur incontra in uno spazio sospeso tra il nostro mondo e quello del libro. Merlino funge da guida spirituale e da messaggero di verità difficili da accettare. Egli rappresenta la saggezza antica e la conoscenza, ma anche la sfida: rivela ad Arthur una verità dolorosa che lo perseguiterà per tutto il resto della storia. Questa verità non solo influenza le scelte di Arthur, ma lo costringe a fare i conti con le sue paure più profonde e a prendere decisioni che avrebbero potuto portarlo su strade diverse.

Hazel



Il concetto di un “mondo intermedio” tra la realtà e la fantasia è affascinante e amplifica il senso di smarrimento e di avventura che pervade il libro. Non è solo un viaggio fisico quello che compie Arthur, ma anche e soprattutto un viaggio interiore, verso una comprensione più profonda di sé e del suo ruolo di autore e creatore.


Il romanzo non è solo una serie di eventi avventurosi, ma è intriso di emozioni forti e complesse. Le paure, i dubbi e le incertezze di Arthur risuonano profondamente in chi legge. Ci immedesimiamo nella sua lotta interiore, nelle sue scelte difficili e nei suoi momenti di sconforto. È raro trovare un romanzo di avventura che sia anche così denso di sentimenti e introspezione, e questo è ciò che rende Clover unico. Camilla riesce a farci entrare nei pensieri dei protagonisti, facendoci vivere le loro emozioni come fossero nostre.

Anche i personaggi antagonisti hanno un ruolo significativo. Non sono mere figure stereotipate di "cattivi", ma hanno una profondità che li rende affascinanti e imprevedibili. Questo aggiunge tensione alla trama, poiché i lettori si trovano spesso a chiedersi quali saranno le loro prossime mosse e come Arthur e i suoi compagni riusciranno a superarli.

Il finale mi ha lasciato con sentimenti contrastanti: da una parte, un po' di amarezza per come si sono sviluppate alcune relazioni tra i personaggi, dall'altra, la soddisfazione di un colpo di scena ben orchestrato. È un finale giusto, anche se non convenzionale, che lascia aperta la possibilità di un seguito – e lo spero vivamente! Nonostante l'amarezza, il colpo di scena tra i personaggi è stato una sorpresa ben riuscita.


In conclusione, Clover è un romanzo che consiglio vivamente. Non è solo una storia d'avventura, ma un’esperienza immersiva in un mondo fatto di coraggio, scoperte e relazioni umane. È uno di quei libri che ti cattura dalla prima pagina e non ti lascia andare fino alla fine.

  Ho amato ogni momento trascorso con Arthur e i Clover, e spero che ci sia un seguito che continui questa meravigliosa storia.

 

Vi lascio con una frase del libro che mi è rimasta nel cuore:



"È stata davvero una bella avventura."


 

 

 

 

Buona lettura a tutti! Questo è un viaggio che vale davvero la pena di intraprendere.






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