5 ottobre 2024

DAI LIBRI AL GRANDE SCHERMO : Assassinio nell'Orient Express

 


Assassinio sull’Orient Express: Dal Capolavoro Letterario agli Adattamenti Cinematografici


Il mondo del giallo e del mistero non sarebbe lo stesso senza il genio creativo di Agatha Christie. 

Uno dei suoi romanzi più celebri, Assassinio sull’Orient Express (1934), è un'opera intramontabile che ha catturato l’immaginazione di milioni di lettori e spettatori in tutto il mondo. Racconta di un omicidio avvenuto a bordo del leggendario treno Orient Express, durante il viaggio da Istanbul a Calais, e del

geniale investigatore Hercule Poirot, che viene incaricato di risolvere il mistero.


Nel romanzo, Poirot si trova di fronte a un rompicapo complesso: Edward Ratchett, un losco affarista, viene brutalmente assassinato con dodici coltellate. Ogni passeggero del treno sembra avere un alibi, ma presto emerge che tutti hanno un collegamento con il rapimento e l’omicidio della piccola Daisy Armstrong, un tragico evento che ha segnato le vite di molti. Poirot svelerà una sorprendente verità: i dodici passeggeri, ciascuno con un proprio motivo di vendetta, hanno agito insieme per uccidere Ratchett, che in realtà era il criminale Cassetti.

 

 

 

  

  Il Film del 1974: Un Classico Elegante e Affascinante

La prima trasposizione cinematografica di Assassinio sull'Orient Express, diretta da Sidney Lumet nel 1974, è considerata una delle migliori rappresentazioni di un’opera di Agatha Christie. Con un cast stellare che include Albert Finney nei panni di Hercule Poirot, il film trasmette l’eleganza e la tensione del libro, con una messa in scena impeccabile e ambientazioni lussuose.

Una delle curiosità più interessanti su questa versione riguarda l'attenzione maniacale ai dettagli storici e alla ricostruzione degli ambienti: gli abiti e gli accessori furono accuratamente scelti per riflettere lo stile degli anni '30. Inoltre, il film riuscì a mantenere il colpo di scena finale sorprendente per il pubblico, pur seguendo fedelmente la trama originale. L'interpretazione di Albert Finney fu apprezzata per il suo rigore, anche se l’attore stesso dichiarò che indossare il trucco e i baffi di Poirot era particolarmente impegnativo.


Il Film del 2017: Una Visione Moderna del Classico

Nel 2017, Kenneth Branagh portò sul grande schermo una nuova versione di Assassinio sull'Orient Express, con un cast altrettanto impressionante, tra cui Penélope Cruz, Willem Dafoe, Judi Dench e Johnny Depp. Branagh non solo ha diretto il film, ma ha anche interpretato il famoso investigatore belga, Hercule Poirot.
Questa versione si distingue per alcune scelte stilistiche audaci. In primo luogo, Branagh ha deciso di girare il film in Ultra Panavision 70 mm, una tecnica che ha reso le immagini particolarmente dettagliate e ha valorizzato la magnificenza delle ambientazioni, come i paesaggi innevati che circondano l’Orient Express bloccato dalla valanga. Tuttavia, questa scelta ha comportato sfide logistiche considerevoli, come l’apertura di un laboratorio apposito a Londra per sviluppare le pellicole. Le riprese si sono svolte tra Londra, Italia e Malta, con set dettagliati e complessi che includevano una replica fedele del treno.

Uno degli aspetti più discussi di questa versione è l'interpretazione di Poirot da parte di Branagh. A differenza delle interpretazioni più contenute di Finney o David Suchet (che ha interpretato Poirot nella famosa serie televisiva), Branagh ha deciso di dare al personaggio un tocco più drammatico e introspettivo. Il suo Poirot è un uomo tormentato dalla sua ossessione per la giustizia e l’ordine, che viene messo di fronte a un dilemma morale alla fine della storia. La scena finale, in cui Poirot deve decidere se denunciare i passeggeri o accettare una versione alternativa dei fatti, è resa con particolare intensità emotiva.

Curiosamente, Branagh ha dedicato mesi a studiare la descrizione dei baffi di Poirot nei romanzi di Christie, cercando di riprodurli nella maniera più fedele possibile. Questo dettaglio non è passato inosservato, poiché i baffi del personaggio hanno attirato molta attenzione da parte del pubblico e della critica. Inoltre, il film include una lunga inquadratura con Steadicam che stabilisce un record mondiale, sottolineando l’ambizione tecnica della produzione.

 


Libro vs Film: Le Differenze Chiave
Pur essendo entrambe versioni di successo, i due film differiscono notevolmente per approccio. Il film del 1974, con la sua fedeltà alla trama originale e al tono classico del romanzo, ha conquistato gli amanti del giallo tradizionale. La versione del 2017, invece, ha introdotto alcuni elementi moderni, come l’esplorazione più profonda delle emozioni di Poirot e delle motivazioni dei passeggeri, cercando di adattarsi ai gusti del pubblico contemporaneo.

Una delle principali differenze tra il libro e le versioni cinematografiche sta nella caratterizzazione di Poirot. Nei romanzi, il detective è rappresentato come un uomo metodico e razionale, sempre in controllo della situazione. Branagh, invece, ha portato sullo schermo un Poirot più umano e vulnerabile, che riflette sui temi della giustizia e della moralità in modo più evidente.


Curiosità e Dietro le Quinte

Un mistero letterario e cinematografico intramontabile: Assassinio sull'Orient Express è stato adattato ben quattro volte: oltre ai film del 1974 e 2017, esiste una versione televisiva del 2001 e un episodio della famosa serie Poirot con David Suchet.
La versione del 2017 ha utilizzato tecnologie avanzate per le riprese, compresi effetti speciali all'avanguardia e un'inquadratura ininterrotta con Steadicam, stabilendo un record mondiale.

Per entrambe le versioni cinematografiche, la cura per i costumi è stata un elemento centrale. Nel film del 2017, ad esempio, la costumista ha usato tessuti originali degli anni ’30 per mantenere l’accuratezza storica.


Il libro di Agatha Christie rimane un capolavoro senza tempo, capace di affascinare per la complessità della trama e per il brillante colpo di scena. I due film, sebbene molto diversi tra loro, hanno ciascuno qualcosa di unico da offrire. Mentre la versione del 1974 è una celebrazione del giallo classico, quella del 2017 si distingue per l’ambizione tecnica e l'approfondimento psicologico dei personaggi.

La grandezza di Assassinio sull'Orient Express risiede nella sua capacità di mettere in discussione le convenzioni del genere giallo, offrendo un finale che non solo sorprende, ma anche invita a riflettere su cosa significhi davvero fare giustizia. 

 

 

Quale versione preferisci? E cosa ti ha colpito di più di questa storia?

 




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