25 ottobre 2024

DENTRO LA PENNA STORIE DI SCRITTORI: Piero Angela

 

Piero Angela: Il Maestro della Divulgazione Scientifica e il Legame con Suo Figlio Alberto


Piero Angela è stato uno dei più grandi divulgatori scientifici della televisione italiana, un punto di riferimento per milioni di persone grazie alla sua capacità di rendere accessibili e affascinanti i misteri della scienza. Il suo nome è legato non solo a trasmissioni memorabili come Quark e Superquark, ma anche a una vita dedicata allo studio e alla divulgazione del sapere. Il suo profondo legame con il figlio Alberto ha aggiunto un ulteriore livello di emozione alla sua storia, mostrando come la passione per la scienza sia stata trasmessa di generazione in generazione.


Piero Angela nacque a Torino il 22 dicembre 1928. Suo padre era medico, e sin da piccolo ebbe

un'educazione orientata verso la precisione e la curiosità intellettuale. Frequentò il liceo classico, ma il suo grande amore per la musica e la tecnologia lo portarono anche a coltivare passioni parallele. In particolare, Angela si dedicò con impegno allo studio del pianoforte e del jazz, raggiungendo livelli notevoli e diventando in giovane età un eccellente musicista. Questo lo portò a non finire l'università in ingegneria al Politecnico di Torino per entrare in rai.


Tuttavia, fu il giornalismo scientifico il campo in cui trovò la sua vocazione. Pur non avendo una formazione accademica specifica in ambito scientifico, Angela s'impegnò in un percorso di autoapprendimento, frequentando conferenze, leggendo manuali scientifici e mantenendo sempre viva la curiosità per il mondo naturale.


Angela iniziò la sua carriera come giornalista radiofonico alla Rai negli anni '50, ma ben presto passò alla televisione, che stava emergendo come nuovo potente mezzo di comunicazione. Inviato speciale e corrispondente dall’estero, Angela lavorò per il TG della Rai, coprendo importanti eventi internazionali come la crisi di Cuba e la guerra del Vietnam. Questo periodo della sua vita fu fondamentale per acquisire la capacità di raccontare in modo chiaro e diretto temi complessi.



 «Personalmente, mi sono annoiato mortalmente a scuola e sono stato un pessimo studente. Tutti coloro che si occupano di insegnamento dovrebbero ricordare continuamente l'antico motto latino "ludendo docere", cioè "insegnare divertendo".»

Durante la carriera in Rai, Angela divenne molto amico del presentatore Enzo Tortora; sulla tragica vicenda giudiziaria di quest'ultimo disse:

«quando fu protagonista di quella triste pagina, proprio perché lo conoscevo e sapevo che tipo di uomo per bene fosse, ho avuto paura che accadesse lo stesso a me. Da quel giorno ho iniziato a tenere un diario dettagliato di tutto quello che facevo durante il giorno, ora per ora, minuto per minuto. Così, se mi avessero arrestato, sarei stato in grado di dimostrare, nero su bianco, la mia giornata.»


Nel 1968, Angela capì che la scienza stava diventando sempre più cruciale per la comprensione del mondo moderno, e decise di intraprendere un cammino di divulgazione. Il suo primo esperimento in tal senso fu Destinazione Uomo, un programma che esplorava il corpo umano e le meraviglie della biologia.

Il vero salto nella sua carriera avvenne nel 1981, quando lanciò Quark, una trasmissione rivoluzionaria che segnò la storia della divulgazione televisiva in Italia. Quark non era solo un programma di scienza, ma un vero e proprio laboratorio di esperimenti televisivi. Angela combinava interviste a esperti, filmati documentaristici e animazioni per rendere visibili fenomeni complessi e concetti astratti.

Negli anni, Quark si trasformò in Superquark, con un formato più esteso e ancor più variegato. Questo programma, che ha attraversato diverse generazioni di telespettatori, trattava una vastissima gamma di argomenti: dall'astronomia alla biologia, dalla medicina all'archeologia, passando per la storia e le nuove tecnologie.



Piero Angela riusciva a trasformare ogni puntata in un viaggio di scoperta, grazie alla sua capacità di esprimere con semplicità concetti scientifici complessi. Ma oltre alla sua chiarezza, era la passione per la conoscenza che lo rendeva unico: una passione che lo ha accompagnato fino all'ultimo giorno di lavoro.
Uno degli aspetti più emozionanti della vita di Piero Angela è il suo rapporto con il figlio Alberto Angela, che ha seguito le orme del padre nel campo della divulgazione scientifica. Piero ha sempre parlato con grande affetto e ammirazione del figlio, vedendo in lui non solo un successore, ma anche un compagno di avventure nella missione di portare la scienza al grande pubblico.
Alberto Angela ha ereditato dal padre la stessa chiarezza espositiva e lo stesso approccio curioso e rispettoso verso la scienza e il sapere. Insieme, i due hanno collaborato a vari progetti, anche se Alberto ha poi trovato una sua strada autonoma, diventando il volto di programmi come Ulisse – Il piacere della scoperta.


Piero Angela ha sempre visto nel lavoro di Alberto una conferma della validità del suo approccio: il desiderio di rendere la scienza comprensibile, ma senza mai banalizzarla o semplificarla troppo. Il loro legame familiare è sempre stato basato su un profondo rispetto reciproco, che si è riflesso nel modo in cui hanno collaborato e condiviso idee, pur mantenendo stili personali differenti.


Piero Angela è stato un esempio di come la divulgazione scientifica possa essere al tempo stesso rigorosa e accessibile. Non ha mai cercato lo spettacolo fine a sé stesso, ma ha sempre puntato a offrire contenuti di valore, guidato da un immenso rispetto per il pubblico. Credeva fermamente che la conoscenza fosse uno strumento di emancipazione e che ogni individuo avesse il diritto di accedere al sapere.

Nella sua lunga carriera, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, ma ciò che più conta è l’impatto che ha avuto sulla cultura italiana. Ha ispirato generazioni di giovani a guardare il mondo con curiosità, a non fermarsi alle apparenze e a cercare sempre risposte.


Angela ha continuato a lavorare fino a pochi giorni prima della sua scomparsa, mostrando una dedizione e un amore per il suo lavoro che sono diventati leggenda. Fino alla fine, ha mantenuto l'umiltà e la serenità che lo hanno sempre caratterizzato, accompagnato dal pensiero che il suo lavoro avrebbe lasciato un segno profondo nella società.

Piero Angela non è stato solo un divulgatore scientifico, ma un vero maestro di vita. Il suo contributo alla cultura e alla scienza italiana rimarrà indelebile, e il suo spirito vive attraverso i programmi che ha creato e l'eredità che ha lasciato, non solo al figlio Alberto, ma a tutti noi. La sua storia è una lezione di umiltà, dedizione e amore per la conoscenza che continuerà a ispirare generazioni future.

Se c'è un insegnamento che possiamo trarre dal lavoro di Piero Angela, è che la curiosità è il motore del progresso, e che solo attraverso la conoscenza possiamo costruire un futuro migliore.

 

"La conoscenza è l'antidoto alla paura."

 

Voi che ne pensate   di questo Autore e divulgatore che ha fatto la storia della nostra tv e che ci ha accompagnato nel mondo della scienza.

 





Nessun commento:

Posta un commento

Benvenuto/a nella mia vita ... lascia un commento, un giudizio e anche un opinione negativa se vi è... migliorarmi è il mio obbiettivo ^_^
Sarò felicissima di risponderti Ti aspetto!!!! e Grazie per aver fatto parte della mia Vita